Piante capracottesi: l’Achillea millefolium

L’Achillea millefolium

L’Achillea millefolium è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae (Compositae). Cresce spontanea e spesso in modo infestante nei prati di montagna, in zone campestri incolte e lungo i margini dei sentieri fino a 2200 metri s.l.m.

L’Achillea è additata come esempio di pianta a carattere  polimorfico e quindi considerata dai botanici di difficile classificazione. Uno degli studi più approfonditi porta alla definizione di due sottospecie con ben 11 varietà.

Narra la leggenda trasmessaci da Plinio che nell’assedio di Troia il prode Achille curò le ferite dei suoi compagni d’armi con una pianta che da allora porta il suo nome; invece il nome millefoglie discende dalla caratteristica delle sue foglie profondamente frastagliate.

L’Achillea ha interessanti proprietà cicatrizzanti, antinfiammatorie, astringenti, rassodanti ed antiseborroiche, per uso esterno, si usano solo i fiori essiccati. Nonostante non ci siano  studi certi che ne confermino l’effettiva efficacia l’Achillea, viene assunta per via orale ed utilizzata come  antispastico  e  antinfiammatorio per l’apparato digerente. Inoltre viene usata  nelle affezioni venose come varici, flebiti ed emorroidi.

Questa pianta medicinale non era utilizzata a Capracotta mentre in altri luoghi le foglie e i fiori essiccati (in ombra) vengono usati nella preparazione di alcuni liquori e in Svezia si usava per fare la birra.

Domenico Di Nucci