Vincenzo DiNucci e la moglie Caterina Paglione
Mio nonno, Vincenzo DiNucci, nacque e crebbe nella cittadina montana di Capracotta. Da giovane, fu messo come apprendista da un sarto. Venne negli Stati Uniti con amici sarti agli inizi del Novecento, quando l’Italia era nel pieno di una forte crisi economica. A quel tempo, era sposato con Caterina Paglione e aveva già due figli: Galliano Giorgio e Maria.
Trovò varie specie di lavoro sulla East Coast, inviando denaro a casa dalla moglie, fino a che Mike Carnavale di Carovilli, situato proprio sotto la strada da Capracotta, fu inviato sulla East Coast da Parkersburg, West Virginia, a reclutare abili sarti per la United Woolen Tailors Company di Arthur J. Hersch. Quest’ultimo credeva che gli uomini più abili sul mercato erano gli italiani e gli ebrei. Hersch fu un’importante figura paterna che incoraggiò i suoi dipendenti a creare relazioni stabili. Per esempio, aiutò i nuovi arrivati ad affittare casa, incoraggiò gli scapoli a sposarsi e pagò per consentire loro di far arrivare le mogli ancora nei Paesi d’origine. Inoltre, invitò i suoi dipendenti a mandare i propri figli a scuola e, in effetti, li aiutò a creare famiglie stabili.
Non era proprio mio nonno DiNucci che lavorava alla United Woolen. Tutti i figli adulti lavoravano per la United Woolen: le zie Lena, Dorothy e Dolly, più mio padre Galliano Giorgio insieme agli zii Ralph, Vince e Mario. Questi ultimi due probabilmente soltanto per un breve periodo. Mia nonna Caterina stava a casa, cucinava e gestiva la casa. Una figlia, mia zia Perrina, stava a casa e aiutava la madre. Il lavoro di queste donne consentì agli altri membri della famiglia di mantenere il lavoro.
Ho fatto alcune ricerche sul signor Hersch; risulta che aveva un dottorato dalla Ohio State University!
Barbara Hendrickson