Piante capracottesi: il Galanthus nivalis ovvero il Bucaneve

È una piantina che appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae. Il nome Galanthus deriva dal greco galà (latte) e ànthos (fiore)  cioè fiore bianco mentre nivalis richiama la neve: il nome comune, caratterizza le abitudini di questo bellissimo fiore perché spesso spunta da una coltre di neve.
È uno dei fiori che anticipa la primavera ed è sconosciuto  a chi non frequenta i boschi nel tardo periodo invernale. Nel periodo adatto  tappezza ampie radure perché i piccoli bulbi sono infestanti ed è  uno spettacolo affascinante osservare una miriade di lampioncini bianchi sorretti da due strette foglioline verdi ondeggiare delicatamente ad ogni alito di vento. Vale la pena coltivare queste piantine acquistando i bulbi e sotterrarli  in piena terra a circa 5 centimetri di profondità;  in tal caso  non necessitano di alcuna attenzione e fioriscono per  diversi anni. Se  le piantine sono troppo vicine occorre recuperare i bulbi , sotterrarli velocemente alla stessa profondità e distanziati di 4-5 centimetri.

Proprietà medicinali: Nei bulbi (leggermente tossici se ingeriti) e nelle foglie  è contenuta la galantamina che  sintetizzata rientra nelle preparazioni farmaceutiche odierne utilizzate nella terapia della miastenia, di diversi tipi di affezioni neuromuscolari e del sistema nervoso centrale (poliomeliti, distrofie muscolari, sclerosi, neuriti, ecc.), in particolare, per aiutare a migliorare il funzionamento dei recettori del cervello e così rallentare la progressione della malattia di Alzheimer.

Domenico Di Nucci