Riceviamo e pubblichiamo – associandoci pienamente- la lettera di solidarietà del nostro compaesano don Alberto Conti, parroco di Castelguidone (Ch) e direttore della Caritas e della Scuola di Formazione socio- politica della Diocesi di Trivento, a don Luigi Ciotti dopo le minacce di morte ricevute recentemente dal capo di Cosa Nostra Totò Riina.
Carissimo Luigi,
la Scuola di formazione all’impegno sociale e politico “Paolo Borsellino” e la Caritas Diocesana di Trivento, manifestano vicinanza e affetto dopo aver letto delle minacce di morte che ti sono state rivolte da Totò Riina.
Il 23 agosto c.a. nel convegno delle Caritas dell’Abruzzo e Molise “Carità e giustizia” a Castelguidone, ci ricordavi che“La Chiesa e la società non hanno bisogno solo di indignati, che guardano al cielo, ma di persone che si impegnano direttamente, che si sporcano le mani qui sulla terra per aiutare gli ultimi, per riconoscere il volto di Dio negli ultimi della società. Indignarsi sulla scia delle spinte emotive non basta, non può bastare al cristiano. Dobbiamo assumerci la nostra parte di responsabilità, sporcarci le mani”.
Per noi operai della Caritas di Trivento sei un maestro e un testimone.
Ti diciamo tutto il nostro grazie perchè ogni volta che ti incontriamo ci trasmetti la passione per la carità, la giustizia, diritti uguali per tutti e ci sproni ad aver bisogno sempre “di più coraggio, di parole vere e anche di denuncia, perchè la denuncia è annuncio di salvezza”.
Grazie Luigi, perchè con l’esempio ci insegni, come diceva don Lorenzo Milani, a fare strada ai poveri senza farci strada; quei poveri che, nel nome del Vangelo e della Costituzione della Repubblica il nostro dovere cristiano e civile ci impone di difendere per restituire loro la dignità della vita.
Con immenso affetto
Don Alberto Conti