Capracotta: i perché di un record

Lo “Stau” è una parola tedesca che significa “coda”, “ristagno” e indica un vento di risalita che si presenta quando una corrente d’aria, nel superare una catena montuosa, perde parte della propria umidità che si accumula sulle località poste in prossimità delle catene montuose. Tale umidità, nei mesi invernali o nei cambi di stagione, si accumula e condensa determinando copiose nevicate o piogge intense.

Cadevano i primi fiocchi e gli abitanti del paese, abituati da sempre a valutare ad occhio la portata dei fenomeni nevosi, già giuravano, in quel pomeriggio del 5 marzo 2015, che stavolta le condizioni meteorologiche sarebbero state eccezionali: nel giro di qualche ora i portoni sarebbero stati sommersi e gli abitanti prigionieri in casa. D’accordo, sarebbero rimasti chiusi dentro come al solito,  una neve che non ha riguardi per le persone anziane, ma  grande considerazione per le piste da sci.

Non sapevano però, i pochi abitanti di Capracotta, che 26 cm di neve in più rispetto al record mondiale li avrebbe fatti salire agli onori della cronaca mondiale.

I dati statistici dicono che è proprio l’Abruzzo-Molise la zona del MONDO in cui si verificano le più abbondanti nevicate in breve tempo, cioè nell’arco di 24 o 48 ore.  Qui  il Monte Amaro (m 2.793 , cima della Majella), il Monte Meta (m 2.240, cima dei monti della Meta) e in misura minore il Monte Capraro (1730 metri) fronteggiano pressoché perpendicolarmente i freddi venti balcanici che spirano da nord-est.

Il fenomeno è tipico delle zone dove vi sono montagne che arrivano ad altissima quota ma che sono anche vicinissime al mare, quasi a strapiombo. Panorama tipico di regioni quali la Liguria e la Toscana per il versante tirrenico, e Marche, Abruzzi e Molise per  il versante adriatico. Non a caso i fenomeni meteorologici più intensi e distruttivi degli ultimi tempi si sono verificati proprio in queste regioni.

In nessun altro posto del mondo esistono fattori simili a quelli della costa abruzzese-molisana: la vicinanza del mare Adriatico, la perpendicolarità della costa rispetto alla direzione del vento di nord-est, il perfetto allineamento parallelo alla costa di queste alture  e, non ultima, la vicinanza del Mar Mediterraneo che, mite e umido com’è,  alimenta l’energia che genera precipitazioni abbondanti. L’insieme di tutti questi fattori provoca, in condizioni particolari, nevicate di portata eccezionale.

Ecco quindi spiegato il perché, nel giro di un solo giorno, i giornali di tutto il mondo hanno potuto mettere in prima pagina il fenomeno “Capracotta”, il piccolo paese della provincia di Isernia dove le persone escono dalle finestre e dove, per uscire da casa, si scavano grotte.

Flora Delli Quadri