Sono belli, delicati, eleganti i diciottenni che festeggiano tutti gli anni il loro ingresso nella maggiore età. E’ una consuetudine che si protrae da diversi anni e vede radunato il fiore della bella gioventù locale. I ragazzi in abito nero, cravatta, capelli a cresta di gallo,le ragazze in abito lungo in colore pastello, dal rosa al turchese al verde acqua. Il bar Taccone li accoglie sotto i gazebo per gli aperitivi e lì tutti si scambiano gli auguri fra di loro. 18 anni! Li abbiamo avuti anche noi: quanti sogni, quante aspirazioni, quante illusioni! Il pranzo (sempre sotto casa mia) li ha visti trasformati in ragazzi un po’ ruspanti, quando, accompagnati dall’organetto, hanno cantato a squarciagola “Lo spazzacamino” ed altre delizie del genere, mentre le ragazze con voci acute, strillavano: 1997, 1997 (l’anno di nascita).
Solo uno o due sono residenti nel borgo; gli altri vengono dalle varie periferie e vivono questi fatti con grande partecipazione. Tra qualche giorno i bei e “gentili” diciottenni saranno tornati alla loro solita vita Capracotta resterà per loro il luogo della felicità.
Maria Delli Quadri