A distanza di quattro mesi e mezzo da un vivace dibattito a più voci sui social network, Domenico Lanciano, presidente dell’Università delle Generazioni di Agnone, scrive una e-mail al sindaco di Capracotta, Candido Paglione, per rilanciare concretamente l’idea di realizzare una enorme statua del “Cristo delle Nevi” in un punto panoramico del nostro territorio, il più alto dell’Alto Molise. Lanciano, dunque, invia al primo cittadino di Capracotta l’immagine di un modello di statua sullo stile di quella del “Redentore” di Rio de Janeiro e un elenco di possibili dimensioni (da 3 a 5 metri) con i relativi tempi di consegna (da un minimo di 4 a un massimo di 12 mesi).
L’idea è nata al noto giornalista Vittorio Labanca sedici anni fa, in occasione del Giubileo dell’anno 2000, ed è tornata prepotentemente attuale alla fine dello scorso anno con l’inizio del Giubileo della Misericordia. L’Università delle Generazioni è stata tra i primi ad aderire all’iniziativa in quanto è impegnata da tempo a “sacralizzare” il comprensorio altomolisano proponendo la costruzione di chiesette in legno, stile montano, a Staffoli e a Rio Verde. Nelle intenzioni originarie, si era pensato di posizionare la statua del Cristo delle Nevi su Monte Campo. Adesso, Lanciano propone l’altro versante del territorio cittadino: alle falde di Monte Capraro.
«Questa potrebbe essere un’ottima posizione- aggiunge-, poiché la statua verrebbe vista da tutti, sarebbe vicina all’abitato, darebbe il saluto di benvenuto e di arrivederci a chi arriva e a chi parte, verrebbe vista sia dalla valle del Verrino che dalla valle del Sangro. La gente potrebbe fermarsi per pregare e per farsi fotografare. Col tempo diventerebbe lo spot-logo-simbolo-cartolina vera di Capracotta. Poi, i costi sono assai contenuti e, sono sicuro, contribuiremo tutti con grande entusiasmo».