L’accettazione di sé, l’amore, l’amicizia, la diversità, la libertà, la lotta per l’indipendenza personale, la morte e la separazione. Sono soltanto alcuni degli argomenti che Mirella Morelli ha voluto trattare nella sua prima opera letteraria, “Il volo del soffione”, appena pubblicata dalla “Carmignani Editrice”: una favola, in dieci storie, per riflettere sui grandi temi della società contemporanea.
L’autrice, residente da anni a Fabriano nelle Marche, sposata col nostro compaesano Annibale Conti e madre di due figli, ha scelto la sua cittadina di origine per la presentazione del volume: Roccaravindola. Infatti, sabato scorso, ha incontrato i suoi concittadini presso la sala riservata del bar “La Stazione” del comune molisano per raccontare tutti gli aspetti del volume, realizzato con uno stile a metà tra il “Piccolo Principe” di Saint-Exupéry e, per certi versi, le favole di Esopo con i suoi animali parlanti.
«In questo libro ascoltiamo la natura, e talvolta persino gli astri- osserva Giuseppe Pellegrino nella prefazione-. Ascoltiamo proprio ciò che ignoriamo: piccoli insetti, uccelli e animali, come protagonisti di un mondo meraviglioso e muto, che nella favola si evolve acquistando la parola. E tutto attraverso il volo di un intrepido soffione e dell’unico filo conduttore rappresentato dal semino errante, emblema di conoscenza e libertà, che attraverso la libertà stessa acquisisce conoscenza. Dieci episodi scandiscono questo viaggio, dieci piccole storie in forma di favola che illuminano un unico racconto».
Una favola che non vediamo l’ora di scoprire con Mirella anche a Capracotta…