A Capracotta abbiamo celebrato la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate.
Una cerimonia semplice, con la deposizione di una corona di alloro davanti alle lapidi che riportano i nomi dei giovani capracottesi che diedero la vita per difendere la nostra Patria.
Da Capracotta, infatti, partì un piccolo esercito formato da 700 ragazzi – quasi l’intera popolazione oggi residente – e di questi ben 65 morirono, mentre altri 40 subirono mutilazioni o rimasero invalidi. Oggi, a distanza di quasi cento anni, ci fermiamo per ricordare quell’immane sacrificio proprio per non dimenticare quanti hanno dato la propria vita per consegnarci un paese unito, dove la libertà e la democrazia potessero avere pieno diritto di cittadinanza.
Alle nuove generazioni il compito, difficile, di preservare questo grande patrimonio rappresentato dall’Unità Nazionale e di prevenire e contrastare, con le armi pacifiche della democrazia e del dialogo, tutte le spinte populiste e secessioniste che rischiano di contagiare anche l’Italia.
Candido Paglione,
sindaco di Capracotta
Riviviamo alcuni momenti della giornata nelle suggestive foto di Oreste Trotta: