Come omaggiare i quattro relatori che sono venuti dall’Italia per partecipare ai lavori del workshop “Alimentazione, produzioni locali, aggregati di valore” svoltosi presso l’Università Nazionale di Santiago del Estero in Argentina all’interno delle giornate di studio del “Consorzio interUniversitario Italiano per l’Argentina”? Mercedes Graciela Cazaux de Castiglione, architetto e direttore di “Relazioni internazionali” dell’università santiagueña, non ha avuto dubbi.
Ha fatto stampare per l’occasione una versione più piccola del volume “A la Mèrɘca. Storie degli emigranti capracottesi nel Nuovo Mondo”. Il testo è stato pubblicato lo scorso anno dall’associazione “Amici di Capracotta” in occasione del convegno-tavola rotonda “Gli italiani e i capracottesi nel mondo: identità, reti di relazioni, opportunità di promozione” organizzato, il 6 settembre, presso l’hotel “Il Conte Max” dall’amministrazione comunale di Capracotta.
«Sono venuti a Santiago del Estero quattro professori universitari italiani: tre dell’Ateneo di Bari e uno dal Molise- spiega Antonio Virgilio Castiglione, discendente di emigrati capracottesi in Argentina, uno degli autori della pubblicazione e marito di Graciela Cazaux-. Mia moglie ha pensato che sarebbe stato particolarmente gradito per gli ospiti italiani ricevere una breve edizione di sessanta pagine del nostro libro “A la Mèrɘca” limitata alle sole pagine relative a Santiago del Estero».
I quattro docenti italiani sono: Giuseppe De Mastro, Michele Faccia e Claudia Ruta dell’Università degli Studi di Bari e Fabio Pilla dell’Università del Molise. «Sono venuto qui a Santiago del Estero per un progetto di collaborazione e di scambio tra diverse università italiane e argentine- ci racconta direttamente dal Paese Sudamericano il professor Pilla, ordinario della cattedra di “Zootecnia generale e miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica”-. Ho avuto anche il piacere di trovare qui a Santiago un amico che è originario di Capracotta: Antonio Virgilio Castiglione. Capracotta è una cittadina del Molise che per noi è molto importante come Università. Abbiamo tanti studenti di Capracotta. Abbiamo tanti amici a Capracotta. E abbiamo anche fatto dei lavori di ricerca sugli usi e costumi dei capracottesi e, soprattutto, sulla loro splendida tradizione della transumanza e dell’allevamento».