L’8 ottobre del 1902 si imbarcarono a Napoli per gli Stati Uniti i tre figli di Gaetano Sozio: Francesco e Giuseppe, nati rispettivamente nel 1876 e 1878 da Rosaria (Consilia) Evangelista, e Antonio, nato nel 1885 da Antonietta (Paolina) Carugno.
Gaetano restò vedovo nel 1878 perché la moglie morì di parto nel dare alla luce Giuseppe. Ma le disgrazie per lui non erano finite perché nel 1886 fu sfiorato da un fulmine mentre lavorava in campagna. Restò paralizzato per 40 anni fino alla sua morte avvenuta nel 1926.
Al momento della partenza, chiamati dallo zio Carlo Sozio e diretti a Burlington, Francesco era sposato con Maria Michela Di Bucci e Giuseppe con Consilia Vizzoca e non avevano figli. Il diciassettenne Antonio invece era scapolo. Iniziarono il viaggio sulla nave “Lombardia” e, durante il tragitto, Francesco e Giuseppe restarono sulla stessa nave mentre Antonio fu trasbordato sulla nave “Patria” con la quale arrivò a New York cinque giorni prima dei due fratelli. Evidentemente la “Lombardia” fu fermata da un’avaria.
In famiglia si racconta che Francesco lavorò in una fonderia, non si sa se anche Giuseppe e Antonio fossero con lui. Dai documenti di Ellis Island, risulta che Antonio restò negli Usa fino al 1904. Tornò a Capracotta nel 1905 per sposare Angiolina Mastrofrancesco, una giovane villeggiante di San Paolo Civitate (Fg) conosciuta a Capracotta nell’estate del 1902. Quindi, andò di nuovo negli Stati Uniti con la moglie il 19 dicembre del 1906: era diretto a Florence, chiamato dallo zio della moglie Vincenzo Marchese.
Indirettamente, scopriamo che anche Francesco e Giuseppe erano rientrati a Capracotta nel 1905. Infatti, il 15 aprile del 1907 da Napoli con la nave “Bulgaria” e dirette a Burlington, partirono Maria Michela Di Bucci con la figlia Mariantonia di 14 mesi e Consilia Vizzoca con il figlio Gaetano di un anno, chiamate dai rispettivi mariti Francesco e Giuseppe.
Francesco tornò a Capracotta nel 1915 con la moglie e i 3 figli: Mariantonia, Giuseppina e Giovanni. Nello stesso anno, Maria Michela Di Bucci morì; lui partì per la Prima Guerra Mondiale. Tornato dalla Guerra si risposò con Lucia Carugno ed ebbe altri 4 figli: Michelina, Pasquale, Rosa e Angela. Antonio e Angiolina rimasero a Burlington per 12 anni ed ebbero 6 figli: Antonietta, Elena, Lucietta, Americo, Michele e Angiolina. Antonio aveva trovato un buon lavoro ma nel 1918 Angiolina contrasse l’influenza “spagnola” e morì in pochi giorni. Aveva 32 anni e Antonio non sapendo come fare per accudire i figli, tra cui Angiolina di pochi mesi, decise di portarli in un orfanotrofio vicino a Trenton. Ad aprile del 1919 decise di tornare il Italia. Si risposò nello stesso anno con Maria Paglione. Nel 1920 nacque Gaetano e, nel 1922, Elio.
Nel 1920 Francesco e Antonio comprarono mucche, cavalli e pecore e presero in affitto la masseria dei baroni D’Alena a San Pietro Avellana. Lì restarono per 4 anni e poi tornarono definitivamente a Capracotta dove avevano costruito insieme una casa. Francesco morì nel 1961 e Antonio nel 1964.
Giuseppe restò negli Usa.
Domenico Di Nucci
Dal volume: AA.VV., A la Mèrɘca. Storie degli emigranti capracottesi nel Nuovo Mondo, Edizioni Amici di Capracotta, Cicchetti Industrie Grafiche Srl, 2017