Conclusa la 7° stagione estiva di apertura sul Corso San Antonio, a Settembre 2019 il negozio ‘Capracotta Multistore’ chiuderà.
Pertanto a partire da ieri tutta la merce in magazzino verrà liquidata con sconti fino al 90%.
Anche se con rammarico e molto dispiacere la decisione è ferma ed irrevocabile.
Sono però a disposizione per trovare una soluzione per scongiurare la chiusura, con il conseguente disservizio per la comunità locale e per i turisti.
Le possibilità di mercato sono quelle per cui si può creare una piccola azienda innovativa che può occupare nel breve periodo anche 3/4 persone, con una crescita di medio e lungo periodo che può essere elevata.
Per definizione e per concetto metodologico tale azienda si configura come un ‘community shop’ con una proprietà stile ‘public company’, che tradotto in termini semplici significa che una rete piccola di capracottesi nel mondo è proprietaria dell’azienda a gestione manageriale di eccellenza, e l’insieme dei capracottesi nel mondo, e i loro amici, è cliente, attraverso uno negozio online.
Allego un documento scritto (in basso) già tre anni fa e mandato all’attenzione del Sindaco Paglione e di qualcun altro dei poteri forti di Capracotta, ma senza ricevere pareri positivi.
Spero, quindi, che qualche personalità dotata di maggiore peso della mia persona e con maggiori capacità relazionali possa sposare questa idea di business.
Preciso che non ho tempo ed umore adatto per sentire chiacchiere inutili, quindi si prega di pensare di agire, e non solo di pensare. Chi pensa per fare l’esperto di turno è pregato di farsi i fatti propri e di non farmi perdere tempo. Al minimo le chiacchiere devono portare ad un impegno documentabile della somministrazione di azioni con un valore anche simbolico.
Grazie per la comprensione, per chi comprende.
Sti caxxi per gli altri che mi caratterizzano in maniera negativa per questa decisione, visto che sono pessimista.
Dott. Lucio Musacchio
LO STORE DI CAPRACOTTA COME PUBLIC COMPANY, DESTINAZIONE LONDRA
Sintesi dell’idea
Il negozio di Capracotta diventa una specie di public company, di proprietà della collettività capracottese (che ci vive e non), e in questo modo raggiunge numeri grossi in termini qualità del servizio e quantità (fatturato).
Lo scopo è ovviare a quelle che sono i pericoli di attività commerciali altamente concorrenziali che sono a rischio chiusura, attraverso anche un’azione di lobbing da parte di amministratori pubblici locali, che crea visibilità in quest’ultimi, oltre a dare visibilità sui vecchi e nuovi Media grazie all’unicità della formula.
Un servizio eccellente (selezione articoli e servizio di ‘personal shopper’) dedicato ai soci interpreta il gusto di ognuno di essi e riconosce uno sconto in relazione in percentuale delle quote possedute, oltre a ricercare le fornire ‘articolo di cui ha bisogno in un determinato momento (anche attraverso l’utilizzo delle vendite flash che stanno aumentando progressivamente su Internet, in cui si compra a prezzi minori dello stesso articolo all’ingrosso).
L’attività ha un suo show-room, con vendita articoli a maggior interesse turistico e accesori, nel centro del paese e ha uno store più grande nella zona artigianale del paese, in cui è attiva anche una sala eventi (mostre, incontri culturali, ludoteca per bimbi), con annesso servizio di somministrazione alimenti e bevande.
La Public Company incentiva l’attività artigianale nel campo dell’abbigliamento e non, ed offre in uno store online tutta gli articoli in magazzino. Con la stessa piattaforma si possono inoltre vendete i prodotti agroalimentari delle altre aziende capracottesi.
La formula da sperimentare che associa il fashion Made n Italy (pigiameria, sliperia da donna, maglieria moda da donna, accessori) con l’enogastronomia di alta qualità deve creare una formula innovativa in quella che attualmente nelle capitali del mondo va alla grande (tutte le grandi catene, a partire da Harronds, a Londra vendono abbigliamento ma anche prodotti enogastronomici, e somministrano alimenti e bevande!).
IN DETTAGLIO…
Lo stato attuale: Che cosa
A Capracotta è attivo da circa 3 anni (due quasi due anni a tempo pieno, aperto 6 giorni su sette anche nella stagione invernale) un negozio, che nato come negozio di intimo e pigiameria si è ora trasformato in un multistore in cui si vende un po’ di tutto, visto che è l’unico negozio non alimentare del paese, e che quindi ha allargato la gamma dei prodotti in ragione delle richieste dei residenti e dei turisti stagionali. In questi ultimi mesi si stanno proponendo alla clientela anche scarpe sportive (sneakers), visto la possibilità di comprarle a prezzi competitivi, per poter allargare il valore della spesa annuale della singola famiglia cliente del negozio, e aumentare così il fatturato.
Per molte esperienze avute l’attività ha un’alta valenza in termini di servizio pubblico per ogni paese, e maggiormente per un paese turistico
Allo stato attuale, secondo le tendenze del momento e lo storico dei dati in possesso (scarsa qualità, visto che non si è mai fatto una registrazione precisa degli incassi), l’attività può chiudere questa stagione con un incasso annuale (al lordo dell’IVA, che per ora non è un costo) fra le 40 e le 50 mila Euro, a fronte di un capitale investito in merce di circa 30mila euro (arredamento fatto in economia con qualche centinaia di euro).
Numeri piccoli per un’azienda italiana, in virtù dei costi fissi che bisogna sostenere (commercialista, contributi previdenziali, alte imposte, alto costo energia elettrica nella parte fissa). Numeri piccoli ma che possono crescere, visto che l’esperienza ancora non è alta, visto che nella stagione estiva (buon afflusso turistico) si può aumentare di molto l’incasso giornaliero e visto che non è attivo uno store online. Dal lato dei costi si potrebbe agire con la licenza all’ingrosso, quindi acquistando una gamma di articoli direttamente dai produttori e non dai grossisti di Nola (pigiameria, sliperia da donna, calzetteria, maglieria intima, maglieria moda).
Localizzazione attuale: Dove
Il negozio è localizzato sul corso del paese, ed è disposto su due locali di circa 70 mq, ‘fatti in pietra’.
La gestione: Chi
Allo stato attuale il negozio è di proprietà di Tiziana Di Lullo, ed è gestito dal marito, Lucio Musacchio.
Quest’ultimo a breve dovrebbe iniziare una nuova attività, per cui la gestione presente non può avere futuro. Quindi si possono avere 4 soluzioni:
1) Entra un socio lavoratore con nuove energie e capitali e si potenzia l’attività
2) Entra un socio e si assumono due commesse
3) L’attività viene ceduta, ma è difficile trovare ‘imprenditori tuffatori’, oltre che capaci
4) La Public Company: Vedi sotto il “Chi futuro”
L’opportunità da cogliere: Il Perché imprenditoriale e sociale
Capracotta è un paese che conta meno di 1000 residenti che realmente ci abitano. Buona l’affluenza durante le vacanze di Natale, buona nei ponti festivi durante l’anno, buona a Luglio, ottima in 20 giorni di Agosto. Se in Inverno c’è la neve c’è un buon movimento nei fine settimana. Nel periodo di Ferragsto si arriva anche a 6000-7000 persone.
Inoltre la rete dei capracottesi nel mondo è assai vasta, e soprattutto c’è un legame molto forte con il paese d’origine, anche dall’altra parte dell’oceano.
Mettere a frutto questa fitta rete e questo legame affettivo è non solo una concreta possibilità di dare continuità ad un’attività a rischio chiusura, ma anche un’opportunità di trasformare una piccola attività commerciale in una vera e propria azienda d’eccellenza, in un settore in cui la potenzialità dell’eccellenza del Made in Italy è scarsamente valorizzata nelle capitali del mondo.
Preservare e sviluppare questa attività (che può arrivare ad essere un vero multi-store dove il turista-visitatore può trovare quasi tutto il necessario per sé e per la casa) è un atto di amore verso Capracotta, che è quasi un obbligo per chi decanta le lodi del paese e a parole manifesta il legame che ha con esso!
Per cui non sarà certo facile, ma è possibile trasformare l’attività in una public company
L’attività della Public Company: Che cosa futuro
L’attività della Public Company migliora e incrementa l’attività presente del negozio, con una linea strategica che punta sull’allargamento della gamma dei prodotti in vendita, in relazione alle esigenze della popolazione stanziale e dei turisti (esigenze), e soprattutto di quelle nicchie di mercato che al momento sono poco curate dal commercio di fascia media: pigiameria, maglieria moda di fascia media, sliperia da donna.
Con uno sviluppo di una rete di micro produttori artigianali, si può creare un’offerta nel campo dell’abbigliamento (maglieria ed altro) ed accessori (cappelli, sciarpe, ecc) che è sempre richiesta dal mercato di nicchia.
Uno store on-line può servire i capracottesi nel mondo in qualsiasi città essi vivono. Con la stessa piattaforma e-commerce (B2C e B2B: clienti privati e business) può anche essere promossa l’attività delle aziende commerciali e produttive dell’agroalimentare locale, che al momento non lo fanno (nessuno!).
La proprietà della Public Company: Come e Chi
Un nucleo base di investitori privati e non (Il Comune di Capracotta dovrebbe acquisire delle quote, in una formula di spin-off) e un nucleo base di risorse umane che la gestisce è il nucleo della Public Company, che a livello giuridico può configurarsi come Cooperativa o SpA, o altra figura giuridica adatta allo scopo.
I capracottesi nel mondo possono acquistare delle quote, oppure partecipare attraverso la fornitura di servizi (ad es. quello della contabilità fiscale, la fornitura e gestione dei software gestionali, altro) che si trasformano in quote, e a loro viene riconosciuto uno sconto (in percentuale delle quote possedute) sull’acquisto dei prodotti e la conversione dei dividendi in buoni d’acquisto.
La gestione dovrebbe avvalersi dei sistemi moderni di gestioni aziendale, in cui attraverso moderni strumenti di business intelligent ogni socio può controllare l’andamento dell’attività, il suo storico e i suoi sviluppi, per poter dare feed-back e suggerimenti utili per il gruppo che gestisce la public company.
Localizzazione futura: il Dove futuro
Oltre al punto vendita nel centro del paese si dovrebbero utilizzare i capannoni delle vecchie stalle, siti nella zona artigianale di Capracotta.
In questi troverebbe spazio il punto vendita dei prodotti industriali, con annessa ludoteca e sala eventi in cui organizzare eventi a tema e di ogni tipo, e punto somministrazione e bevande.
Per esigenze di spazio, nel negozio del centro del paese vengono venduti solo gli articoli a maggior interesse turistico (accessori e prodotti artigianali, altro). Un servizio di vendita a domicilio va incontro alle esigenze di chi (ad es. gli anziani) hanno problemi a raggiungere i punti vendita.
L’aspetto legislativo: Lobbying e comunicazione
Attualmente la fiscalità e la legislazione del lavoro di attività commerciali del genere è la stessa di altre inserite in centri a maggior concentrazione umana.
Poco tempo fa l’ANCE (credo) ha parlato di fare lobbing per poter arrivare a una qualche legge che tuteli la specificità (e il rischio chiusura) di attività così marginali (la presente idea è nata da questa notizia!).
Naturalmente questo tipo di lobbying non ha presumibilmente nessuna idea strategica per poter trasformare attività marginali in attività di successo.
Presentare un progetto del genere e collegarlo ad un’attività di lobbing (proposta di leggi regionali e nazionali) ha un impatto mediatico notevole per chi ne è il portavoce.
Inoltre vista l’unicità della formula è facile che la notizia venga ripresa dai nuovi e vecchi Media di ogni parte del mondo, e quindi si trasforma in un mezzo efficace a costo zero per la promozione dello store online e dell’iniziativa.