Virgilio Stabile, prima di emigrare in Argentina con i suoi tre fratelli, abitava in una casa in Piazza Falconi, di fronte al Palazzo Comunale. Sulla la porta di entrata, incise nella pietra, si leggono tuttora le sue iniziali: “V.S.”.
Nel Paese sudamericano, Virgilio Stábile si stabilì nella provincia di San Luis e fu sarto. Quando decise di sposarsi, cercò una ragazza di 15 anni, contadina, di Manogasta, provincia de Santiago del Estero (Argentina), figlia di Luigi Di Nucci e Filomena Di Nucci, tutti e tre –e altri figli- immigranti capracottesi.
Da questo matrimonio (Stabile – Di Nucci) nacquero undici figli. Una notte, ne morirono due di peste. I nove sopravvissuti (vedi la fotografia), por disposizione della madre Rafaella, si iscrissero tutti all’Università di Buenos Aires. Perciò, si trasferirono in questa città. Tutti si laurearono. Ricordo che due divennero medici e due avvocati.
Per quanto riguarda Rafaella Di Nucci, sua figlia María Luisa Stábile De Nucci (il cognome passò a essere De Nucci, in luogo di “Di Nucci”), era mia nonna. Sposò Antonio Castiglione, figlio di Giovanni Castiglione e Carmela Conti, anche loro di origini capracottesi.
Antonio Virgilio Castiglione