Una due giorni dedicata ai temi della montagna, del suo sviluppo, della sua valorizzazione.
A Capracotta, venerdì e sabato prossimi, si radunerà un vero “parterre de roi” in occasione del forum montagnAperta.
Presenti, infatti, rappresentanti istituzionali e relatori qualificati per rimettere al centro della riflessione la montagna, i suoi problemi – lo spopolamento su tutti – ma anche e soprattutto i suoi punti di forza. Si, perché il convegno di Capracotta servirà soprattutto a lanciare proposte.
Si comincia venerdì 7 settembre, alle ore 10.00, presso la sala convegni dell’Hotel Il Conte Max (a Capracotta, naturalmente), con i saluti istituzionali del sindaco Candido Paglione e del presidente della regione Molise Donato Toma. Si prosegue con l’incontro su “Le strategie delle aree Interne della Regione Molise: lezioni dalle esperienze e quali prospettive”, con interventi dei rappresentanti istituzionali e tecnici delle aree Alto Medio Sannio, Fortore, Mainarde e Matese. Modera: Rossano Pazzagli, direttore del Centro di ricerca per le aree interne e gli appennini. Quindi il punto di vista della Regione Molise, affidato a Mariolga Mogavero, direttore del Dipartimento della Presidenza della Giunta regionale.
Nel pomeriggio si discute di modelli locali di sviluppo, con focus sul giardino della flora appenninica di Capracotta e l’esperienza delle Cooperative di Comunità in Emilia Romagna.
Ospiti d’eccezione, Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, il paesologo Franco Arminio, Marco Marchetti, docente Unimol, Giovanni Teneggi, direttore Confcooperative di Reggio Emilia.
Conclusioni affidate all’europarlamentare Andrea Cozzolino.
Il giorno successivo, sabato 7 settembre, si presenta altrettanto intenso: al mattino, sempre presso l’Hotel Il conte Max, presentazione del libro “La voce dei Sindaci delle aree interne” a cura di Sabrina Lucatelli e Francesco Monaco. Anche qui presenze autorevoli con Francesco Monaco, responsabile delle politiche di coesione dell’ANCI, Letizia Bindi, antropologa del centro di ricerca Biocult dell’Unimol, Luca Bianchi, direttore generale Svimez, Micaela Fanelli, consigliere regionale del Molise, Gianfilippo Mignogna, dell’associazione Borghi autentici d’Italia
Nel pomeriggio ci si trasferisce presso il giardino della Flora Appenninica per il confronto con altre esperienze: Cassiano Luminati del Polo Poschiavo (Svizzera), Emma Taveri, coordinatrice del progetto Dolomiti Maadness e Tiziano Teti del Gal Maiella Verde. Chiusura affidata all’assessore regionale al turismo Vincenzo Cotugno.
Il programma completo della due giorni è pubblicato a questo link:
http://www.montagnaperta.com/.
In definitiva un’occasione preziosa per rilanciare un tema che al sindaco Paglione, padrone di casa e ideatore dell’iniziativa, sta particolarmente a cuore: la montagna al centro dei processi di sviluppo.
«Potremmo definirla come la sfida del ritorno – sottolinea Paglione – dove il nostro territorio diventa il laboratorio che prova ad anticipare le dinamiche che interesseranno aree ben più vaste e popolose nel giro di pochi anni. Partendo dalla qualità della vita che in montagna è decisamente alta: da tutti i punti di vista, includendo le caratteristiche peculiari dei rapporti umani. Se un nuovo umanesimo può nascere e svilupparsi, ebbene la Montagna, con i suoi valori, può esserne la culla ideale».