Combattere gli sprechi alimentari è una delle priorità che abbiamo davanti a noi. La FAO calcola che un terzo del cibo prodotto vada perso o sprecato, mentre quasi 800 milioni di persone non hanno cibo sufficiente da mangiare. Oltre agli aspetti di tipo economico e sociale, lo spreco alimentare rappresenta un’ulteriore preoccupazione per l’impatto ambientale che ne consegue. I rifiuti alimentari, tra l’altro, sono responsabili dell’8% delle emissioni globali di gas ad effetto serra. A tutto questo va aggiunto il fatto che le risorse naturali necessarie per la produzione del cibo non sono infinite.
Si capisce, quindi, come l’utilizzo responsabile di tutte le risorse disponibili sia diventato un tema ineludibile per il futuro del nostro pianeta.
«Per questi motivi, perché tutti siamo chiamati a fare qualcosa e a dare il nostro contributo in questa che è un’autentica sfida di civiltà, abbiamo promosso, nell’ambito delle iniziative di MontagnAperta, una giornata di riflessione, chiamando a raccolta diversi esperti» spiega il sindaco Candido Paglione, annunciando l’iniziativa che si terrà sabato prossimo, 28 settembre, presso la sala convegni dell’hotel Il Conte Max a Capracotta.
Nel convegno saranno infatti affrontati i tanti aspetti dello spreco alimentare grazie alla presenza di autorevoli relatori che porteranno uno straordinario contributo di conoscenza sull’argomento. Tra gli interventi, Antonio Sorice, presidente della Società Scientifica di Medicina Veterinaria Preventiva; Giampaolo Colavita, docente dell’Università del Molise, Roberto Tuorto, direttore del Banco alimentare della Campania, Marco Lei, ceo di Re-Food di Torino e Carlo Catani, responsabile del progetto “Tempi di Recupero” ed ex direttore dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN).
«Abbiamo davanti a noi una sfida di tipo etico e sociale oltre che ambientale. Lo spreco alimentare è, infatti, una imperdonabile contraddizione se pensiamo per un attimo a tutte le persone che ogni giorno vengono assistite dalle associazioni caritatevoli. Occorre prima di tutto un cambio culturale, un approccio nuovo rispetto alla sensibilizzazione dei cittadini a fare di più e meglio per evitare gli sprechi. Talvolta bastano poche semplici misure per ottenere risultati straordinari» dice ancora il sindaco.
L’iniziativa ben si sposa con il progetto MontagnAperta che è anche questo: portare conoscenza e informazione su temi sensibili.
Appuntamento, dunque, sabato 28 settembre.