Un viaggio indietro nel tempo per scoprire un’altra pagina della storia di Capracotta. Abbiamo appena ritirato dalla tipografia il nostro nuovo volume “Capracotta 1732: Numerazione dei Fuochi e dei Sottofuochi”, a firma del presidente Domenico Di Nucci. In 288 pagine, l’autore ricostruisce dettagliatamente la struttura della nostra cittadina e l’elenco di tutte le famiglie di Capracotta, ordinate in ordine alfabetico, di quell’anno con i loro nomi, cognomi, professioni, residenza e proprietà. Tutti coloro che fossero interessati all’opera possono richiederla direttamente all’Associazione via email (associazioneamicidicapracotta@gmail.com) oppure tramite i canali social (pagina e gruppo facebook). Dietro un modesto contributo, l’Associazione “Amici di Capracotta” ve la invia direttamente a casa. Pubblichiamo di seguito la presentazione del vicepresidente Paolo Trotta.
La presente pubblicazione, che ho il piacere e l’onore di presentare, è la decima in ordine di apparizione che l’Associazione Amici di Capracotta propone alla vasta platea dei suoi lettori, a partire dal 2014.
E’ un ulteriore tassello che si aggiunge a quel grande e variegato mosaico che è la storia di Capracotta, proponendo, nel riportarli alla luce, fatti, episodi e personaggi altrimenti destinati all’oblio.
La “Numerazione dei Fuochi del 1732” è frutto del paziente e accurato lavoro di scavo e approfondimento del nostro Presidente Prof. Domenico Di Nucci.
Quella del 1732 è stata l’ultima Numerazione dei Fuochi che ebbe luogo nel Regno di Napoli: il re Carlo III di Borbone, salito sul trono di Napoli il 15 maggio del 1734, istituirà infatti nel 1743 il “Catasto Onciario” allo scopo di effettuare un riordino fiscale del suo Regno, che consentisse maggiori introiti e fosse più incisivo del sistema fiscale precedente.
La Numerazione era stata introdotta nel 1447 dal re Alfonso d’Aragona: era un censimento che non si basava sul numero delle “anime”, come in campo ecclesiastico, ma aveva lo scopo di calcolare il pagamento di un tributo per ciascuna famiglia (“fuoco”), al quale provvedevano esattori chiamati “Numeratori”, coadiuvati da cittadini del posto denominati “Deputati” e “Massari”.
I dati utilizzati per la preparazione di questa pubblicazione provengono dal “Libro delle Memorie di Capracotta”, curato dal Cancelliere dell’Università (il Segretario Generale del Comune nel 1732): è una fotografia precisa delle famiglie, delle professioni, del numero degli abitanti, della ricchezza e di come veniva tassata, con le peculiarità che la contraddistinguevano (dote delle spose, esenzione per alcune categorie, differenze di tributi tra agricoltori e allevatori).
Nell’Archivio di Stato di Napoli non è più presente la documentazione relativa alle varie Numerazioni dei Fuochi succedutesi dal Quattrocento al Settecento, a causa della distruzione della stessa, da parte delle truppe tedesche durante l’ultimo conflitto mondiale: a maggior ragione acquista ancora più importanza la serie dei dati estrapolati dal Libro delle Memorie, unica fonte certa di quello che era la Capracotta del 1732.
L’augurio è che la lettura di questa nuova pubblicazione, possa ulteriormente stimolare altre ricerche sulla conoscenza della storia di un piccolo paese di montagna, che occupa tuttavia un posto privilegiato nel cuore di ogni capracottese.
Paolo Trotta
Vice- Presidente
Associazione “Amici di Capracotta”