Andiamo dunque fino a Betlemme: acceso il presepe 2019 a Capracotta

Il presepe 2019 in uno scatto di Alessandro Mendozzi

Il presepe delle festività natalizie 2019-2020 è stato acceso, come da programma, in piazza Falconi sabato sera con una emozionante manifestazione andata in onda in diretta sulla pagina facebook della Pro Loco di Capracotta. Illuminerà la piazza fino a domenica 2 febbraio 2020.

Quest’anno, il giovane artista capracottese Sebastiano Trotta propone una scenografia nel complesso semplice, quasi minimale: una vecchia tettoia adagiata a una roccia, un semplice ricovero per animali, ospita la Sacra Famiglia, un allestimento che richiama i nostri ambienti montani, fatti di rocce, alberi e legna.

L’idea di contestualizzare la rappresentazione della nascita del Bambino di Betlemme nel nostro ambiente, non è stata casuale ma pensata a seconda del tema in modo da farci immedesimare ancora di più nell’avvenimento e farci sentire al tempo stesso come i pastori, stupiti e meravigliati, per quanto videro. Dubbiosi e increduli per ciò che udirono, eppure sono proprio loro con le proprie gioie e paure, errori e speranze, i primi che fanno visita a Colui che sarà il “Pastore d’Israele”.

Sono i pastori che, in questo periodo così carico di significato per ogni Cristiano, ci invitano a tornare a far visita a quel Bimbo, ci chiamano in questo Avvento a vegliare, a non addormentarci, per essere veramente pronti ad accogliere l’Emanuele. Essi ci esortano a glorificare e lodare Dio per il gran dono fatto all’Uomo, a cantare come gli angeli le sue meraviglie per udire la Sua voce e avvicinarci alla povera Grotta di Betlemme per ammirare con i nostri occhi le difficoltà, la povertà, la bellezza di Colui che era “Verbo e ora si fa carne”.

Non è facile accettare quest’invito poiché è la voce dei piccoli, degli scartati delle società a guidarci sulla retta via: è questo il vero messaggio del Natale che ci invita a farci ultimi, a essere piccoli, per ascoltare la voce del prossimo senza giudicare e “Andare così, fino a Betlemme”.