Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano concluderà i lavori del convegno “Riaprire la partita delle Aree Interne” organizzato dal Comune di Capracotta, dalla Provincia di Isernia e dalla Regione Molise per martedì 28 gennaio 2020, alle ore 16.30, presso la sala convegni dell’hotel “Il Conte Max” a Capracotta.
Provenzano è nato a Milena (CL) il 23 luglio 1982. Laureato e dottorato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nel 2008, nel 2010 entra in SVIMEZ come ricercatore, nel 2018 viene nominato vice direttore. Il suo lavoro di ricerca si è concentrato sul Mezzogiorno e sulle politiche di coesione. È membro del Comitato di redazione della Rivista economica del Mezzogiorno. Membro della direzione nazionale del Partito democratico, a giugno 2019 viene nominato dal segretario Nicola Zingaretti responsabile delle politiche del lavoro della Segreteria del Pd. Ricopre dal 6 settembre 2019 l’incarico Ministro per il Sud e la Coesione territoriale del Governo Conte.
Il convegno sarà aperto dai saluti e dall’intervento introduttivo del sindaco di Capracotta, Candido Paglione. È annunciata la presenza del presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci, del consigliere regionale e segretario regionale del Pd Vittorino Facciolla e del presidente della Regione Molise Donato Toma.
«È un’occasione davvero preziosa per porre all’attenzione del governo nazionale i temi su cui da anni siamo impegnati: la centralità delle aree interne e, in particolare, montane, nel rilancio del Molise, del Sud e dell’Italia intera» dice Candido Paglione, sindaco di Capracotta, presentando l’incontro di martedì prossimo.
«Credo sia anche una fortunata coincidenza che in Molise si torni a parlare seriamente di Aree Interne in un momento in cui capitano alcune circostanze particolarmente favorevoli che ci pongono al centro dell’attenzione mondiale proprio per le nostre peculiarità- prosegue Paglione-. Mi riferisco alla vasta eco suscitata dall’articolo del New York Times: non può sfuggire ad alcuno che si tratti di una chance storica, unica, per rilanciarci, facendo perno su quelle risorse tipiche delle aree interne: territorio, clima, ambiente, aria salubre, prodotti tipici. Certo vivere e lavorare in montagna (e, in genere, nelle aree interne) non è la stessa cosa che farlo in pianura, per cui le difficoltà vanno riconosciute e compensate affinché tutti i cittadini abbiano davvero pari diritti e pari opportunità. Non può esserci, infatti, giustizia sociale senza una legislazione che tenga conto delle differenze che esistono tra i territori. Questo è il ragionamento che sta alla base della richiesta, ad esempio, di una cosiddetta fiscalità di vantaggio per i territori montani della regione Molise, che è solo uno dei tasselli di una strategia complessiva».