Mercoledì 5 febbraio 2020, dalle ore 18,30, il nostro compaesano Antonio D’Andrea dell’Associazione “Vivere con cura” di Capracotta, terrà una conferenza sulle proprietà del timo, dal titolo “Ti amo timo: l’erba dei coraggiosi”, presso la sede della bottega biologica “Radici nella Terra” in via Petrarca a Isernia con tanto di degustazione di piatti tipici a base di timo (prenotazione gradita, prezzo: 12 euro). Riceviamo e pubblichiamo l’invito a partecipare di Antonio D’Andrea.
Invito tutte/i a partecipare a questo incontro sul Timo anche perché parlerò dell’Aceto dei quattro ladri il cui utilizzo è vivamente consigliato. E perché? Hai sentito del Coronavirus? Ebbene andiamo a interrogare la Storia…
Nel 1630 circa anche in Francia scoppia la Peste, di cui Alessandro Manzoni ne parla nei Promessi Sposi… A Tolosa arrestano 4 uomini, chiamati poi ladri, mentre rubavano nelle case dei morti appestati e i cui oggetti venivano rivenduti (e personalmente li capisco perché amo riciclare).
Per la legge costoro dovevano essere condannati al Rogo perché la circolazione di quegli oggetti avrebbe contribuito a diffondere il contagio.
Ma un giudice disse: “Come mai loro non si ammalano e rischiano il contagio? Proponiamo loro che in cambio del loro segreto avranno una pena più lieve”. E così i quattro uomini-ladri-riciclatori dissero che ogni mattina prima di entrare in azione bevevano, facevano spugnature e mettevano davanti al naso e bocca un aceto particolare che avevano elaborato loro ed era efficacissimo. In questo aceto di vino mettevano a macerare tante Erbe e Spezie dopodiché lo filtravano e lo utilizzavano. I giudici resero la pena più lieve: invece di metterli al Rogo li fecero uccidere con la Ghigliottina.
Di quella ricetta sono andati persi gli ingredienti precisi con i relativi quantitativi. E quindi circolano tante versioni. Comunque quattro Erbe sono in tutte le ricette: Timo, Lavanda, Rosmarino e Salvia.
Da anni come Case delle Erbe lo proponiamo per le mille virtù. Suggerisco la macerazione in Aceto di Mele Biologico e non Filtrato. Per un litro di aceto un cucchiaio di ognuna di Esse, possibilmente fresche o secche, lasciare macerare per quindici giorni e filtrare spremendo le Erbe (che, una volta seccate, possono essere bruciate come incenso disinfettante). Questo Aceto meno potente dell’originale ma comunque efficace, può essere usato sia sulle insalate o verdure o pietanze adatte sia al mattino un cucchiaino in un bel bicchiere di acqua.
Chiaramente invito a fare ricerca sulla ricetta originale, personalmente uso poco i social perchè, diciamocelo francamente, questi solo la nuova Peste per l’anima.
Antonio D’Andrea
“Vivere con cura” di Capracotta