La lunga e dritta fila di pali è il particolare più importante di questa foto perché ci porta direttamente ad un’altra grande conquista di civiltà: Capracotta fu collegata il 17 luglio 1922, attraverso questa linea telefonica, con il resto d’Italia. Venivano così completati i collegamenti indispensabili per tutti gli abitanti dal momento che già usufruivano del telegrafo dal 1877 e dell’elettricità dal 1901. Ma non tutti i capracottesi festeggiarono l’evento, qualcuno pur plaudendo all’iniziativa non ne condivise la cervellotica realizzazione.
Quando la memoria storica di una collettività viene meno, si corre il rischio di rifare gli stessi errori del passato con spreco di energie e di soldi. Infatti in una corrispondenza da Capracotta pubblicata sull’Eco del Sannio il 4 agosto 1922, il Cav. Giovanni Paglione scrisse: «Il 17 luglio vi è stata l’inaugurazione di questo nuovo servizio di comunicazione elettrica, ma sia per la fama nazionale che lo precede, sia per l’ubicazione della linea, da esso poco d’utile e di comodità ci attendiamo. A parte le difficoltà d’avere le comunicazioni coi maggiori centri, per giunta questo posto telefonico è stato collegato -con quale criterio e perché non sappiamo- al centralino di Carovilli con cui Capracotta quasi non ha nulla a che vedere, sia sotto il punto di vista privato, sia commerciale. Quando si doveva allacciare ad un altro mandamento vicino, sarebbe stato opportuno prescegliere il centralino d’Agnone, con cui Capracotta ha anche linea telegrafica diretta, la cui palificazione che scende a valle si sarebbe prestata bene per l’appoggio della linea telefonica e l’Amministrazione avrebbe economizzato tutta la spesa per l’impianto a nuovo della linea telefonica Capracotta – Carovilli. Linea che l’Amministrazione si vedrà subito costretta a rimuovere perché corre tutta in alta montagna e specie il tratto che percorre Monteforte d’inverno è inaccessibile ai guardafili ed esposto agli effetti di continue e violentissime bufere. E non esageriamo: una linea telegrafica che un tempo collegava Capracotta a Carovilli passante per lo stesso Monteforte, l’Amministrazione dei telegrafi dové togliere; l’attuale linea telefonica costruita nell’estate-autunno del 1921, fu subito nell’invernata scorsa abbattuta dall’intemperie per oltre due chilometri».
Domenico Di Nucci
Fonte:
AA.VV., Capracotta 1888-1937: cinquant’anni di storia cittadina nelle foto del Cav. Giovanni Paglione, Associazione “Amici di Capracotta”, Tipografia Cicchetti, Isernia, 2014