Attorno all’anno 2005, all’allora amministrazione comunale e, in particolare, all’assessora Patrizia Rainone, chiedemmo uno spazio per creare un centro polivalente dedicato ad attività di vario genere: ricreative, culturali ed esperienziali. Ci venne dato un bellissimo spazio nella parte sottostante dell’ex edificio scolastico, allora utilizzabile. Lì attrezzammo cinque laboratori permanenti in un unico corridoio-stanzone diviso da separè o librerie: uno di bricolage- falegnameria semplice con legni e mobiletti vari; uno di terracotta col forno; uno di erboristeria e cosmesi per fare i saponi bio alle erbe; uno di ludoteca (e in particolare di pasta fatta a mano con le erbe e per la cucina e alimentazione salutista) e uno per ginnastiche dolci e massaggi, meditazioni, rilassamento. Oltre a una biblioteca a tema con possibilità di mostre, presentazioni, proiezioni di film e video, ecc.
L’esperienza partì bene perché molti si lamentavano che a Capracotta mancava un centro culturale-esperienziale. Ma due anni dopo, si dovettero fare i lavori di consolidamento dell’edificio e così il centro fu spostato nella stanza dove si riuniva il gruppo di cucito promosso da Patrizia Rainone: l’intero materiale laboratoriale fu spostato nella costruzione del tiro a segno, bella ma scomoda e senza luce, acqua e servizi igienici. Da quando l’ex edificio scolastico è stato dichiarato inagibile perché fuori dai parametri di sicurezza, quello spazio è diventato soltanto un magazzino o un punto di raccolta per il riciclo di quel materiale che mi viene continuamente consegnato da coloro che vendono la propria abitazione o la ristrutturano a Capracotta. Tutti questi oggetti- vestiti, mobili, ecc.- li abbiamo sempre messi a disposizione gratuitamente di associazioni sociali e artistiche del territorio o di privati che ne hanno bisogno di finire di ammobiliare cantine, soffitte oppure vogliono utilizzarli come materiale vintage. Quante volte a Capracotta mi chiedono: mi servirebbequesto o quello… e puntualmente rimangono stupefatti dal fatto che ho di tutto di più.
Recentemente, l’attuale amministrazione comunale ci ha chiesto di rimuovere tutto il materiale per l’inagibilità dei locali. Perciò, chiedo a tutte/i le/gli abitanti e amanti di Capracotta e amministratori comunali di verificare la disponibilità ad aprire, o meglio riaprire, un centro polivalente con annesso punto di riuso individuando nuovi spazi perché se parliamo di vita ecologica è importante che ne rinasca uno a Capracotta e, più in generale, ne nascano ovunque possibilmente in collaborazione con le scuole ove si attivi il metodo Montessori- Gianni Rodari- Scuole e Asili nel Bosco perché solo con una acculturazione di massa sui temi esperienziali- culturali è possibile sperare in un futuro altrimenti, come da due anni denuncia Greta e tutto il movimento dei Fridays for Future, non c’è nessuna speranza e ogni giorno assisitiamo a disastri di ogni genere.
Antonio D’Andrea
Vivere con Cura di Capracotta