Nella Hollywood del secondo dopoguerra, un gruppo di registi e aspiranti attori cerca di farsi strada nello scintillante mondo dello spettacolo. E’ la trama della miniserie televisiva “Hollywood” del 2020, creata da Ryan Murphy e Ian Brennan e distribuita dal 1° maggio scorso su Netflix. L’attrice australiana Samara Weaving interpreta uno dei personaggi principali: Claire Wood. Ma soprattutto, nella versione italiana, è doppiata dalla capracottese Irene Trotta, figlia di Silvio dei Musicanti del Piccolo Borgo e della restauratrice Luisa Borghesi.
Irene nutre sin da bambina la passione per le “voci” dei doppiatori prima dei suoi cartoni animati preferiti e poi del cinema. Ha frequentato il liceo musicale ad Arezzo dove, all’età di 15 anni, partecipa a uno stage di doppiaggio tenuto da Mario Maldesi. Segue un corso di teatro a Bologna presso la prestigiosa scuola “Alessandra Galante Garrone” e, nel 2008, un corso di doppiaggio all’Accademia del Doppiaggio di Roberto Pedicini e Christian Iansante a Firenze.
Irene oggi ha 32 anni e vanta già un ottimo curriculum da doppiatrice tra film, telefilm e miniserie. Tra i titoli più importanti: “X-men: Apocalypse”; “Bridget Jones’s Baby”; “Tomorrowland – Il mondo di domani”; “Il fidanzato di mia sorella”; “Planes”; “Trolls”; “Alla ricerca di Dory”; “Lego Batman – Il film”; “Quello che nascondono i tuoi occhi”; “Bodyguard”; “I delitti di Valhalla” e tanti altri ancora.