Da ieri sera, i volumi dell’Associazione “Amici di Capracotta” saranno caricati su due importanti piattaforme culturali digitali mondiali: “Academia.edu” e “Archive.org”. Questa nuova importante iniziativa della nostra Associazione segue l’accordo di pubblicazione on line della scorsa settimana con la biblioteca digitale molisana (BDM) “E.A. Paterno”.
Come già accaduto per la BDM “Paterno”, nelle ultime 24 ore abbiamo iniziato a pubblicare on line sulle due piattaforme il testo “Anno Domini 1656. La peste a Capracotta” che analizza i devastanti effetti sulla comunità capracottese delle terribile epidemia di peste che colpì l’allora Regno di Napoli nel 1656. In appena 40 giorni, il batterio Yersinia Pestis uccise, senza distinzioni di età e condizione sociale, 1126 nostri compaesani su un totale di circa duemila abitanti. Lo studio è stato possibile grazie a un prezioso documento del tempo custodito presso l’archivio parrocchiale e alla disponibilità del parroco don Elio Venditti.
Nelle prossime settimane, saranno condivise anche tutte le altre undici pubblicazioni realizzate finora dalla nostra Associazione.
“Academia.edu” è un sito web dedicato alla condivisione di scritti di natura scientifica ed è consultato prevalentemente da studenti e docenti del mondo accademico. È stato lanciato nel settembre del 2008, su iniziativa di Richard Price.
“Archive.org” (Internet Archive), a sua volta, è una biblioteca digitale non profit, riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti d’America, che ha lo scopo dichiarato di consentire, sin dalla sua fondazione nel 1996, un “accesso universale alla conoscenza” attraverso la creazione di una biblioteca digitale gratuita su Internet per ricercatori, storici e studiosi di tutto il pianeta.
«Andiamo avanti nel nostro impegno a valorizzare e promuovere la cultura e la storia di Capracotta- spiega il presidente Francesco Di Rienzo-. Academia.edu e Archive.org sono due colossi mondiali della conoscenza: d’ora in avanti custodiranno e divulgheranno a un pubblico qualificato di studiosi e ai curiosi anche la storia e le tante storie del passato della nostra amata cittadina».