La “Tavola osca di Capracotta” di Paola Di Giannantonio è un saggio breve che affronta la traduzione del testo scritto in osco.
L’osco era la lingua parlata dai Sanniti Pentri, i nostri antichi progenitori che abitavano il territorio di Capracotta e dintorni alla fine del primo millennio a.C. L’autrice è riuscita ad interpretare il testo della Tavola seguendo un metodo personalissimo basato sulla sua profonda conoscenza della cultura popolare del Molise. Grazie alla sua partecipazione alle feste più importanti della nostra regione e grazie alla conoscenza dell’origine dei dialetti e alla riflessione sul senso dei modi di dire, delle usanze e perfino dei cibi rituali nella cultura della gente dei nostri paesi le è stato possibile ricostruire interamente il testo della preziosa Tavoletta ritrovando non solo le radici dell’immaginario sacro che caratterizza gli abitanti di questo territorio ma anche l’origine, lo stadio primario da cui si è sviluppata la cultura occidentale. Quello che più sorprende nel testo della Tavola, scritto più di 2.200 anni fa, è la sua straordinaria modernità nel ribadire la sacralità della terra in ogni sua manifestazione: nelle sue acque, nella sua energia nella sua capacità creativa di rigenerare le piante dal seme, il miracolo di produrre cibo per la vita degli esseri umani.
Il messaggio della piccola Tavola di Capracotta è una vera e propria lezione sul rispetto sacro dovuto alla terra… un richiamo attualissimo e necessario agli esseri umani di questa nostra epoca che sembrano averlo davvero dimenticato.
Verrà presentato a Capracotta stasera, martedì 10 Agosto alle ore 21,30 in Piazza Stanislao Falconi, successivamente il dott. Vincenzino Di Nardo presenterà il suo lavoro” La Tavola Osca di Capracotta/Agnone.
Vi aspettiamo!
Orestina Di Rienzo
Blog “Emozioni dell’Attimo”