Questa è una delle spettacolari fotografie di mio nonno, ripresa con teleobiettivo a largo spettro Uro-Zeiss, made in Germany, del primo Novecento. Le lastre impresse richiedevano uno sviluppo particolarmente attento perché, per una minima sovraesposizione, si perdeva la lastra che anneriva.
La prima casa, che si vede a destra, era abitata dal sig. Don Gregorio Conti, esponente della migliore borghesia capracottese. Un altro mio ricordo è legato alla casa di cui sopra. Avevo 17 anni e sono tornato a Capracotta nel 44/45 cioè subito dopo la sua distruzione. Al terzo piano della sopraelevazione faceva bella mostra, tra le tante macerie, un wc appeso ad un tubo spettralmente dondolante sotto la spinta del vento. Circa ottanta anni fa.
Giannino Paglione