Archivio fotografico: Cav. Giovanni Paglione. Rielaborazione grafica: Amici di Capracotta
Questa immagine sembra trasformare l’ingresso di corso Sant’Antonio in un palcoscenico. Sulle quinte, ci sono alcuni tra i più importanti simboli capracottesi: Monte Campo; la neve; l’antica Torre dell’Orologio; uomini a passeggio e sciatori. La coltre di neve ha ricoperto le asperità delle pendici di Monte Campo e la vegetazione della Guardata: tutta la zona sembra una lunga discesa dove sciare in allegria. La gigantesca croce di legno di Monte Campo brilla al sole come fosse ricoperta di ghiaccio.
La banderuola di ferro in cima alla Torre è stata piegata dalla violenza della bufera, l’orologio quadrato segna le 11 e 35; molti portoni sono completamente sommersi dalla neve. Alcuni attori con cappotti a ruota procedono lentamente sugli enormi cumuli di neve camminando quasi a livello delle finestre del primo piano delle case. Un altro attore con cappello in testa è affacciato ad una finestra dove sono stesi panni al sole; un uomo seduto sul muro, con uno strano bastone a “U”, si riposa dopo una lunga camminata con le ciaspole. L’attore più piccolo, Francesco Paglione, è seduto tranquillamente sul bracciolo di un lampione. Due attori in camicia bianca e cravatta, con gli sci ai piedi e con un lungo bastone completano la scena.
Domenico Di Nucci
Fonte: AA.VV., Capracotta 1888-1937: cinquant’anni di storia cittadina nelle foto del Cav. Giovanni Paglione, Associazione “Amici di Capracotta”, Cicchetti Industrie Grafiche, Isernia, 2014