Questa cartolina ritrae dieci uomini e un bambino in posa dopo una abbondante nevicata in “piazza Municipio” sul finire degli anni Trenta a Capracotta. Al centro, ci sono cumuli di neve di oltre due metri. Sullo sfondo, l’antica torre.
Ma ciò che rende particolarmente interessante questa cartolina, edita da Sebastiano Sammarone, è il destinatario: essa fu spedita da Capracotta da un certo “Vittorio M.” il 26 gennaio del 1940 al parroco di Monterubbiano (all’epoca provincia di Ascoli Piceno, oggi di Fermo), don Teodoro Desideri con una semplice frase: “Saluti cari”.
Non sappiamo l’identità del mittente (un Maranzano? Matteo? Mendozzi? Merola? Monaco? Mosca?) ma conosciamo molto bene quella del destinatario. Don Teodoro Desideri è stato uno dei parroci più amati a Monterubbiano. Nato a Montefiore dell’Aso, Ascoli Piceno, durante la Prima Guerra Mondiale presta servizio come cappellano militare presso il Reggimento “Artiglieria Campagna” ottenendo una medaglia di bronzo per aver contributo «a infondere nel personale tranquillità di spirito e saldezza di propositi» presso batterie che avevano subito grosse perdite sul fronte dell’Isonzo tra il mese di settembre e di ottobre del 1916. Nel 1927, diviene parroco di Monterubbiano. Vi resterà ininterrottamente per quarant’anni fino al 1967. Qui, durante la Seconda Guerra Mondiale, si offre come ostaggio dei Tedeschi riuscendo a evitare la decimazione dei suoi concittadini.
Francesco Di Rienzo