Il palazzo dell’ex Dogana della mena delle pecore a Foggia
Il tema della transumanza è stato già trattato in altre circostanze su questo sito.
La pastorizia è stata per Capracotta il fattore determinante che le ha consentito una graduale crescita economica, fulcro del miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti.
La “Dogana della mena delle pecore”, fu istituita nel 1447 dal re Alfonso I d’Aragona, come prima sede a Lucera, per essere poi spostata nel 1468 a Foggia: regolava sia il viaggio di andata/ritorno sul tratturo, sia la permanenza nelle varie locazioni: tutelava i diritti dei singoli, riscuoteva le quote stabilite, manteneva la pubblica sicurezza.
Il Tribunale della Dogana, che godeva di autonoma giurisdizione (“derogatio fori”), era l’unica autorità in grado di decidere in merito alle controversie civili e penali, avendo competenza per tutte le provincie che avevano “locati” (i pastori presenti con le greggi nei pascoli pugliesi) ed era dotato anche di un carcere proprio.
L’Archivio della Dogana conserva i documenti relativi al periodo dal 1400 al 1800.
Il dottor Pasquale Di Cicco è stato Direttore dell’Archivio di Stato di Foggia dal 1959 al 1994: archivio che dopo quello di Napoli è il più importante del Mezzogiorno, uno tra i più ordinati per quanto riguarda i vari fondi presenti e di facile accessibilità, è inoltre autore del volume “Il Molise e la transumanza – Documenti dell’Archivio di Stato di Foggia” – Cosmo Iannone Editore 1997.
In questo volume sono riportati i riferimenti ai processi riguardanti il Molise e vari casi hanno per attori pastori, possidenti, e personalità ed appartenenti al clero di Capracotta.
Come per ogni settore, anche nel campo della transumanza esiste una specifica terminologia.
La professazione era la dichiarazione di quanti capi di bestiame ogni pastore conduceva alla posta, porzione a sua volta della locazione, grande estensione di terreno dove sostavano gli animali.
La passata era l’autorizzazione concessa per poter raggiungere le locazioni e, scaduto il termine, tornare indietro (un vero e proprio lasciapassare).
Nell’Archivio della Dogana di Foggia sono presenti:
- squarciafogli: registri nei quali venivano annotati i nomi dei locati per ciascuna posta e il totale dei capi di bestiame che ciascuno professava;
- squarciafoglietti: registri dove si trascriveva l’erbaggio della posta di ciascuna locazione ed il quantitativo assegnato ad ogni locato.
Dopo aver preso confidenza con questa terminologia e dotandoci di un pizzico di pazienza, nel prossimo articolo avremo modo di conoscere episodi e persone legate alla transumanza, ma anche e soprattutto a Capracotta.
Paolo Trotta
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