Se, in questi giorni, percorrendo i sentieri di Capracotta vi imbattete in un gruppo di baldi giovanotti dai capelli brizzolati con uno zainetto sulle spalle e pennelli in mano salutateli con un sorriso. Stanno lavorando per voi. Sono gli instancabili eroi delle nostre montagne. Sono gli escursionisti del gruppo “CapracottaCammina”. Insieme ad alcuni volontari, stanno compiendo una serie di sopralluoghi per rendere fruibili i sentieri di Capracotta in vista dell’imminente avvio del turismo estivo di agosto: da Monte Campo a Monte Capraro fino al fiume Verrino.
Tra le varie cose, hanno risistemato la segnaletica un po’ dovunque e hanno persino realizzato con le proprie mani un piccolo capolavoro “ingegneristico” lungo il percorso che va a Pesco Bertino: un ponticello, utilizzando il tronco di un pino caduto, per rendere più sicuro il passaggio agli escursionisti in un punto dove spesso si accumulano fogliame e fanghiglia. Il ponte è stato scherzosamente ribattezzato “Ponte Caprino”.
È un lavoro impegnativo ma poco noto ai più soprattutto perché non è strombazzato sui social. «Lo facciamo per passione e per spirito civico», dicono. Il gruppo “CapracottaCammina” è nato nell’anno 2000 su iniziativa di Rosario Carlig ed è composto da oltre cento camminatori. Da oltre vent’anni, organizza un fitto programma di camminate sui sentieri di Capracotta. Quello di quest’anno partirà il prossimo 3 agosto.
Nei giorni scorsi, il gruppo “CapracottaCammina”, in collaborazione con la nostra Associazione “Amici di Capracotta”, ha protocollato in municipio una richiesta di materiale per la risistemazione della baita, situata alla Piana al Monte su Monte Capraro, nell’ambito di un più ampio progetto di valorizzazione e promozione dell’intera area «a vantaggio di tutta la comunità capracottese».