Egidio Monaco è nato a Capracotta nel 1948, oggi lo troviamo a Roma nel suo studio galleria (con annesso laboratorio di cornici d’arte) in Via Simeto, 29-31. Dopo essere stato a Milano per motivi di studio, egli si è insediato nel cuore della capitale dove lavora da oltre trent’anni. Quando non è qui lo troviamo a Capracotta nella sua casa di campagna in contrada “La Guastra”.
Osservatore attento della natura minacciata dalla tecnologia galoppante degli ultimi decenni, l’Artista ha cominciato dal ’68/69 a fare monito alla società manifestando il suo timore per la minaccia dello smog.
Torna volentieri nel suo Molise a dipingere cieli di un tema azzurro e limitare paesaggi ove il diffondersi degli ocra, i verdi nelle loro gradazioni, affievolite verso gli orizzonti.
L’impegno di Monaco è costante nel tempo, egli vuole mostrare con grande animosità come i suoi risultati vengono alla luce, portando l’osservatore attento ad un più diretto confronto con essa invitandolo al più alto rispetto salvaguardando l’ambiente. Visitando la sua permanente di Pittura e Grafica in Roma, il suo studio in campagna o attraverso le sue mostre personali in giro per il mondo, si può recepire più chiaramente il messaggio da lui mandato.
– Sei pazzo?, chiese il Maestro Carmine Di Rienzo nel lontano ’69.
– Ma che idea di usare quel nero a macchia!
– Lo smog, rispose l’allievo.
In fondo era stato il suggeritore perché, diceva, “attento al nero perché diventa veleno se non mischiato in giusta misura con gli altri colori”. Monaco ne ha ricavato il tema della sua pittura sommando tale considerazione sul nero, all’esperienza negativa – positiva dei tre anni di studio trascorsi a Milano, minacciata costantemente dallo smog. Suo malgrado l’Artista è stato un premonitore delle attuali centraline rilevatrici dell’inquinamento, oggi installate nelle nostre città. Per tale impegno è stato premiato nell’82 con l’OSCAR per la Pittura a Montecarlo e nell’83 con il premio “Award International” a New York.
Gran lavoratore ha partecipato ad oltre 300 mostre collettive, collezionando numerosi premi e riconoscimenti materiali e critici. Molte sono state le sue personali.