Nella bella mostra di pittura dei pittori capracottesi, organizzata quest’estate dall’Associazione “Amici di Capracotta” nei locali della Famiglia Potena sul Corso, è stato possibile ammirare diverse opere di una delle più conosciute e amate artiste capracottesi: Giulia Paglione. Alcuni visitatori, addirittura, si sono rivisti in alcuni suoi dipinti.
Giulia Paglione nasce a Busso (Cb) nel 1925 da Francesco Paglione e Filippina Di Loreto, entrambi capracottesi ma residenti a Busso perché Francesco esercitava la sua professione di medico in quella località. Frequenta le scuole elementari di quel paese e, sin da allora, richiama l’attenzione degli insegnanti per via della facilità con la quale riusciva a riempire i suoi quaderni con disegni che ritraevano i compagni di classe, spesso disegni caricaturali che a volte destavano le ire dei soggetti ritratti.
Frequenta il ginnasio e il liceo a Campobasso, affinando sempre di più quella sua spontanea inclinazione al disegno e alle prime esperienze pittoriche. A Campobasso, si fa notare dall’omonimo pittore (di origini capracottesi) Leo Paglione e dal maestro Amedeo Trivisonno che intervengono presso i genitori per convincerli a indirizzare la promettente pittrice verso la Scuola d’Arte Fiorentina.
Purtroppo, gli eventi bellici non consentono alla giovane Giulia il coronamento del sogno di frequentare la Scuola d’Arte Fiorentina. Segue, così, un percorso diverso: si laurea in lettere antiche e filosofia presso l’Università di Napoli e, subito dopo, si dedica all’insegnamento in diverse scuole.
Morto il padre nel 1958, si trasferisce con la famiglia a Torino, insegnando presso diversi istituti cittadini. Torino è la città nella quale si realizza sotto il profilo artistico in quanto ha la possibilità di frequentare le rinomate scuole di pittura dei professori Felice Casorati, Francesco Menzio e Enrico Paulucci delle Roncole.
Quale insegnante di lettere, svolge il suo mandato con professionalità e impegno, ma la sua mente ripercorre orizzonti pittorici che man mano si aprono sempre più. Da una pittura inizialmente semplice e descrittiva, passa a forme pittoriche sempre più impegnative e ricche di effetti cromatici; eccelle nell’arte di far emergere il carattere, la personalità dei tanti soggetti ritratti.
Nel capoluogo piemontese, sposa l’avvocato Giambattista Carfagna. Ha due figli: Giacomo e Luca. Il marito Giambattista, affermato professionista nella città sabauda, coltiva anch’egli la passione per la pittura. Il suo genere è, però, la pittura naif.
Nell’anno 1998, Giulia si trasferisce in Toscana, coronando quel sogno che aveva conseguito fin dalla sua giovane età impegnandosi in una produzione artistica molto intensa.
Il 31 luglio 2006, appena tornata a Capracotta per i mesi estivi, improvvisamente vola in cielo finendo, così, la sua corsa terrena tra i monti della sua cara Capracotta. Viene sepolta nel cimitero cittadino. E, da artista qual era, sulla lapide c’è un autoritratto come immagine anziché una foto.
Matteo Di Rienzo