Si è conclusa oggi “MontagnAperta 2022” a Capracotta: tre giornate intense di lavoro e di proposte per combattere e provare a vincere la battaglia contro lo spopolamento dei paesi di montagna.
“Abbiamo convenuto sul fatto che non può esserci un’idea stereotipata di montagna, vista troppo spesso come luogo fisico di colonizzazione episodica e temporanea- spiega sindaco Candido Paglione-. Il tema principale deve essere, invece, quello dell’abitare in montagna, puntando principalmente sulla migliore qualità della vita e sui servizi, piuttosto che su altri fattori, al momento più difficili da raggiungere. E possiamo fare tesoro delle esperienze positive dei giovani per le aree interne (RIFAI) venuti a Capracotta in questi giorni da diverse parti d’Italia e sull’esperienza della Valle Maira, in Piemonte, della quale ci ha parlato il presidente di Uncem Piemonte, Roberto Colombero. Siamo sempre più convinti, infatti, che il destino della montagna sia nelle mani di tutti, non soltanto di coloro che, come noi, abitano in montagna. La montagna, infatti, è un bene di tutti, che serve a tutti, e per questo il suo è un destino collettivo”.
Oggi, simbolicamente, nella Giornata internazionale delle Montagne, da Capracotta parte un messaggio positivo: “Andiamo avanti e non ci fermeremo fino a quando non avremo avuto segnali veri di una inversione di tendenza- prosegue il primo cittadino-. Sono convinto che ce la possiamo fare, anche perché abbiamo ancora una bella storia da raccontare.
Ringrazio il prof. Pazzagli dell’Università del Molise per aver moderato mirabilmente i lavori delle ultime due giornate, il prof. Mauro Varotto dell’Università di Padova, la giornalista Miriam Iacovantuono e i giovani di Orticalab per l’interessante docufilm realizzato nelle aree interne del mezzogiorno d’Italia. Ringrazio, infine, il vice presidente della Giunta regionale del Molise, Vincenzo Cotugno”.