Antonio D’Andrea in versione “egizia”
La settimana scorsa sono stato a Milano per alcuni giorni. Domenica 26 marzo sono andato all’ultimo giorno della fiera “Fa la cosa giusta”: una importante iniziativa, sorta nel 2004 da un progetto della casa editrice “Terra di mezzo”, per far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione e di valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.
Mi hanno colpito tre cose. Due delle quali possono interessare Capracotta.
La prima: c’è una azienda che produce confezioni in fibre naturali. La novità era la biancheria intima in polpa di Faggio. Sono andato a toccare con mano ed era di una qualità straordinaria. Meglio della seta! Dalle mie e nostre ricerche di Case delle Erbe abbiamo rilanciato la cultura e i saperi su questa pianta, la principale del territorio di Capracotta. Faggio significa (almeno questo è il parere della maggior parte delle/degli studiose): “cibo della foresta”. I semi sono commestibili e molto nutrienti. Si suggerisce di tostarli per eliminare sostanze non buone. In passato se ne ricavava un olio non secondario rispetto all’olio di oliva. Dopo tostate si può farne una farina per pane o polenta. Le foglie in primavera sono ottime per insalata. E dalla corteccia si ricavava il creosoto, una miscela dotata di azione antisettica e antipiretica.
Seconda novità: un’altra azienda che produce l’agrivello. Si tratta di un concime di lana di pecora: lana grezza appena risata, non lavata, sotto forma di cilindretti tipo pellet.
Terza novità: a Gubbio (Pg) c’è una fattoria didattica chiamata “Gli Allori” che produce tanti prodotti. Ho parlato con loro delle nostre ricerche sull’Alloro e molto probabilmente organizzeremo un incontro/convegno sull’alloro in Umbria per la fine di maggio.
Perché dico che tutto ciò può interessare Capracotta? Perché quest’anno si torna a celebrare la festa della Madonna di Loreto e quel termine “Loreto” sta a indicare che fu trovata in un bosco di Alloro: quindi vedrei bene una festa anche sull’Alloro in gemellaggio con la fattoria didattica “Gli Allori”!
Antonio D’Andrea
Auser “Vivere con Cura” Capracotta