«Oggi è un giorno di festa: stiamo rendendo omaggio al Clipper come si fa alle persone e alle cose più importanti. Nelle teche, si mettono i gioielli preziosi: Clipper è uno dei gioielli più preziosi della nostra comunità».
Con queste parole, il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, ha iniziato stamattina con un velo di commozione il suo discorso istituzionale in occasione del posizionamento dello storico spartineve, donato dagli emigrati capracottesi ai loro compaesani nel gennaio del 1950, in una teca in via santa Maria delle Grazie a Capracotta davanti a un nutrito gruppo di compaesani.
La manifestazione ha avuto inizio con un ultimo giro del glorioso spartineve per alcune strade di Capracotta. Sotto la guida dell’operaio comunale Lucio Iarusso, il Clipper ha attraversato via santa Maria delle Grazie, il Corso, piazza Stanislao Falconi e, di nuovo, via santa Maria delle Grazie.
In questo suo ultimo viaggio, a bordo, c’era anche un passeggero speciale: Antonietta Beniamino, moglie del compianto prof. Vittorio Giuliano, nata proprio il 16 gennaio 1950, giorno dell’arrivo del Clipper a Capracotta.
«Da questo momento in poi- ha aggiunto il sindaco- Clipper deve vivere: questo è il messaggio nell’immaginario collettivo: lo dobbiamo fare per chi lo ha visto all’opera e per questi ragazzi che devono sapere cos’era Capracotta all’epoca. È stato un eroe per Capracotta».
Quello di stamattina, però, è stato soltanto un assaggio della grande cerimonia che si svolgerà nel mese di settembre.
«Ci rivedremo a settembre- ha concluso Paglione-, in occasione del ritorno della Festa della Madonna di Loreto: renderemo omaggio ai nostri concittadini d’America. È giusto che la celebrazione vera e propria si faccia allora perché furono loro a trovare i fondi necessari e fare questo grande regalo alla comunità di Capracotta».