“Sono molto soddisfatto del risultato personale e per questo ringrazio tutti quanti hanno voluto darmi il loro sostegno. Le campagne elettorali stancano, ma sono un’occasione unica per parlare di politica e progetti, incontrare persone, dialogare”.
Sono queste le prime parole del sindaco di Capracotta, Candido Paglione, sulle elezioni regionali che si sono svolte in Molise negli ultimi due giorni.
Paglione era candidato per un posto in Consiglio regionale tra le fila del Pd all’interno della coalizione giallo-rosso allargata che sosteneva la candidatura del sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, alla carica di governatore.
Ha ottenuto, complessivamente, 1385 preferenze nell’intero collegio unico regionale, di cui 278 soltanto a Capracotta, collocandosi al sesto posto nella sua lista per numero di voti dietro agli eletti Micaela Fanelli (consigliere regionale uscente), Vittorino Facciolla (segretario regionale del Pd) e Alessandra Salvatore (consigliere comunale a Campobasso) e ai primi due non eletti: Giose Trivisonno (consigliere comunale a Campobasso) e Laura Venittelli (già deputata del Pd nella XVII legislatura).
“Le note liete finiscono qui- aggiunge-. Il risultato complessivo è deludente, non ce lo possiamo nascondere. Il centro destra si conferma praticamente in blocco ma nel nostro schieramento la situazione non è migliore: la provincia di Isernia ne esce fortemente penalizzata, per colpa di una legge elettorale scellerata, incentrata sull’insensato collegio unico, e in virtù di alcune scelte strategiche, ma miopi, che certe dinamiche interne al mio partito, il PD, hanno suggerito. Sono preoccupato perché, di fatto, non c’è una voce che possa portare in consiglio le istanze della montagna e delle aree interne del Molise, che era il vero e unico motivo della mia candidatura. Io, ovviamente, continuerò a lavorare da sindaco per la mia comunità, portando avanti le battaglie di sempre e cercando di essere un amministratore migliore, al loro servizio”.