Per martedì 1 agosto p.v., alle ore 18.00, l’Auser-Vivere con Cura organizza l’iniziativa “Costruiamo percorsi di pace” presso il Salotto Potena su Corso sant’Antonio a Capracotta. Protagonista della serata: l’antica regina d’Egitto, Cleopatra. Antonio D’Andrea, animatore dell’Auser-Vivere con Cura di Capracotta, ci illustra la nuova immagine della sovrana come costruttrice di percorsi di pace alla luce di recenti ricerche e studi.
Nel mondo ci sono decine di guerre in atto, alcune da molti anni.
Da oltre un anno, poi, è in corso il conflitto tra Russia e Ucraina in un crescendo mostruoso e terribile.
Nell’universo dei movimenti della Pace si è chiesto, fin dall’inizio, di aprire un percorso che porti a una soluzione accettabile per entrambe le parti.
Condivido questa proposta, unita a quella di un cessate il fuoco immediato. E questo dovrebbe valere per tutti i conflitti armati in corso.
Ma contemporaneamente, come affermava Maria Montessori, dobbiamo aprire corsi, laboratori e incontri che ci educhino alla Pace e al saper gestire i conflitti, in ogni ambito umano e esistenziale, a partire da quello sentimentale, ricordandoci sempre del tragico bilancio delle tante donne uccise ogni anno “per amore” da uomini.
Personalmente, propongo di aprire centri di attività polivalenti volti all’educazione alla Pace dedicandoli a Cleopatra (69-30 a.C.), l’ultima regina d’Egitto.
Perché Cleopatra?
Nel corso della storia, e a partire da Cesare Ottaviano Augusto, passando per Dante, Boccaccio, Shakespeare e molti altri, l’ultima regina d’Egitto è stata oggetto di infamie che hanno mistificato la verità dei fatti, fino a quando ricerche attendibili le hanno restituito la dignità e il valore che merita.
Da questi studi, è emersa una verità incontestabile: lei operò per il benessere del suo popolo, cercando al contempo una collaborazione con il nascente Impero Romano. L’invito è di rileggere gli ormai tanti libri pubblicati in tutto il mondo, e scritti da numerose ricercatrici e ricercatori. A Capracotta, si possono trovare e leggere presso la Biblioteca del Circolo Irene e Lucia di Milione.
Cleopatra, oltre a operare per la pace e la prosperità del suo popolo, si distinse per molte altre qualità nonostante fosse in una posizione difficilissima e delicatissima data dalle feroci lotte di potere in famiglia e dalla crisi economica ereditata dalla dinastia dei Tolomei da cui discendeva.
Poliglotta, tanto da parlare anche la lingua dei nativi per conoscerli e dialogare con loro, assennata, intelligente, colta- cresciuta nella Biblioteca di Alessandria, faro di cultura- appassionata delle scienze erboristiche, mediche e alchemiche nonché estimatrice del bello e della sensualità, fu così coraggiosa e colma di dignità da arrivare al suicidio piuttosto che subire l’inganno e l’oltraggio maschilista di Cesare Ottaviano Augusto, il “principe” esaltato e guerrafondaio, al pari di tutti gli uomini di potere avvicendatisi nella Roma antica siano essi stati monarchi, repubblicani o imperatori.
Tante sono state le donne e rari gli uomini che, dall’alto della propria posizione di potere, hanno scelto di perseguire la pace e il benessere del popolo e delle donne, piuttosto che investire nella pratica militare e nella corsa agli armamenti. In Egitto, ad esempio, le donne avevano gli stessi diritti degli uomini, a differenza di quanto in uso presso la “civiltà” romana, società in cui essere erano completamente sottomesse a padri, mariti, figli e al potere statale.
L’invito è quindi che nascano i “Circoli della Pace Cleopatra”, centri di studi e di ricerca su movimenti pacifisti e su emblematiche personalità storiche legate alla pratica e alla tutela della Pace, e che, in spirito collaborativo, si formino gruppi di espressione artistica a Lei dedicati attraverso la divulgazione partecipata e condivisa di canzoni, balli, letteratura, pittura, scultura ecologica, partendo dalle Ludoteche per l’infanzia, fino a concludere ogni settimana di attività con feste, concerti e/o camminare della Pace.
Ai signori della guerra, delle armi, ai signori che vogliono terrorizzare tutti i popoli con lo spettro della morte, della fame, unita a pandemie create da sconquassi ecologici, noi non possiamo che rispondere con la nostra coscienza della necessità-virtù di auto-educarci a una vita di Pace e della Cura e di festeggiare per i doni della Natura e di quelle società pacifiche ricordando movimenti, piccoli gruppi e personalità che si sono adoperati per una pace a tutto tondo nel privato e nel pubblico traendone tutti gli insegnamenti possibili.
E inoltre questi circoli potrebbero- e dovrebbero- essere dei centri di rilassamento e di Benessere e di Bellezza (altro grande insegnamento di Cleopatra e utilizzando erbe Spontanee e Piante Aromatiche possibilmente raccolte insieme), con anche corsi e laboratori di pratiche non violente e cosmetiche: per esempio, ginnastiche dolci, yoga, bagni, maschere, pediluvi, massaggi… Inoltre, laboratori per realizzare gioielli- soprattutto o solo con materiali riciclati. a forte simbologie vitali; realizzare corsi di sartoria e cucito sempre ispirati sia alla cultura egizia ma anche a quella del neolitico pacifico e lo stesso vale per i corsi di ceramica. Tutto questo per vivere appieno e in convivialità una vita piacevole in un corpo vivo e in salute. Quindi, sublimando il pacifismo della non violenza maschile pieno di contraddizioni e ignoranza sul mondo delle donne.
Antonio D’Andrea
Auser-Vivere con Cura Capracotta