Oggi, alle ore 16.30, l’Associazione “Amici di Capracotta” presenta il volume “Neve! Neve! Neve! Anita Castiglione tra i banchi delle elementari di Capracotta (1927-1941)” nella Sala della Cultura del Comune di Capracotta. Si tratta di un progetto avviato nel 2018 e completato, dopo una lunga e accurata ricerca, quest’anno. Pubblichiamo l’introduzione, scritta a suo tempo, dal compianto prof. Domenico Di Nucci.
È bastato poco per capire che il manoscritto-diario scolastico di Annita Castiglione, consegnatomi dalla nipote Nunziatina De Geronimo, fosse un prezioso scrigno da analizzare e valorizzare.
Mi sono quasi immediatamente ritrovato nell’ambiente capracottese della mia infanzia, del tutto simile a quello descritto dalle cronache come se tra la fine di quelle note e l’inizio del mio iter scolastico ci fosse stata una logica continuità nei comportamenti, nel tessuto sociale e storico capracottese.
Eppure, c’era stata di mezzo la Seconda guerra mondiale.
La vita di Capracotta, in tutte le sue sfaccettature, è puntualizzata e analizzata da un privilegiato punto di osservazione, attraverso questo registro personale; si scopre via via il completo mosaico della vita di tutti i giorni, tra momenti lieti e meno lieti, l’inclemenza del tempo, le bufere e le abbondanti nevicate, le carenti condizioni igieniche, le precarie condizioni economiche, il modesto ma utile impegno degli scolari in attività extrascolastiche, il continuo, appagante e coinvolgente rapporto tra alunne e maestra, il trasferimento di alcune famiglie in cerca di migliori condizioni di vita.
Ho frequentato fino alla quarta elementare nello stesso edificio che per anni ha ospitato generazioni di ragazzi e ragazze; ho rivissuto le stesse situazioni, con le stesse difficoltà logistiche per giunta acuite dagli strascichi della Seconda guerra mondiale; anche la mia famiglia si è trasferita, catapultandomi in un nuovo mondo.
Date le premesse non c’era alcun dubbio che l’Associazione Amici di Capracotta dovesse attivarsi per pubblicare un tale prezioso documento; l’umanità che trasuda da quelle note va oltre le convinzioni politiche del momento, che poi hanno portato al disastro della Seconda guerra mondiale; l’insegnamento anche se imbrigliato apparentemente in rigidi canoni e comportamenti, non ha tuttavia inaridito gli animi e gli affetti.
Ho coinvolto nel progetto editoriale chi poteva arricchire i contenuti del manoscritto. Le note biografiche sono ovviamente di Nunziatina De Geronimo Paolantonio, nipote e docente; le note pedagogiche sono della docente universitaria Michela d’Alessio; Paolo Trotta e Francesco Di Rienzo hanno effettuato le ricerche storiche; ho curato con Francesco Di Rienzo la redazione. Per quanto riguarda le note redazionali, è bene precisare che nella trascrizione del manoscritto originale, abbiamo deciso di lasciare inalterata la punteggiatura, sbiadita dal tempo e quindi non sempre leggibile e l’intera struttura delle “Cronache” per offrire al lettore un testo quanto più simile a quello redatto dalla maestra Anita Castiglione.
Abbiamo, invece, preferito sciogliere le abbreviazioni sia per rendere più agevole la lettura a una platea moderna sia perché, in vari casi, alcune di esse si prestavano a essere declinate in maniera differente.
Infine, abbiamo volutamente evitato di approfondire i singoli avvenimenti storici e politici citati per la vastità dei temi di politica nazionale e internazionale del tempo.
Domenico Di Nucci
Presidente “Amici di Capracotta”