La storia e le storie dell’emigrazione capracottese entrano a far parte della grande storia dell’emigrazione italiana. Stamattina, abbiamo inviato una copia del volume “A la Mèreca” al prestigioso Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI) di Genova.
Il testo, stampato dalla nostra Associazione “Amici di Capracotta” nel 2017 in occasione della festa della Madonna di Loreto a Capracotta, racconta in 256 pagine le storie degli emigranti capracottesi in Argentina, Brasile, Canada, Stati Uniti d’America e Venezuela prevalentemente attraverso il contributo diretto di alcuni emigranti e dei loro discendenti.
Sono storie varie, diverse. Alcune raccontano di lavoro duro, sudore, lacrime. Altre somigliano più a “favole” a lieto fine. Tutte, però, rivelano il grande carattere dei Capracottesi che furono costretti a lasciare il proprio paese di origine per cercare un futuro più sereno per sé e la loro famiglia oltre l’Atlantico, molti partirono proprio dal porto di Genova.
Il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana è ospitato all’interno della medioevale Commenda di San Giovanni di Prè a Genova e si sviluppa su tre piani divisi in sedici aree dove si possono ripercorrere le molteplici storie delle migrazioni italiane, dall’Unità d’Italia (e ancora prima) alla contemporaneità.
Il museo è in stretta relazione con il Mu.MA, Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, e in particolare con il vicino Galata Museo del Mare, che ospita la sezione sui viaggi transoceanici “Memoria e Migrazioni” e la sezione sull’immigrazione, “Italiano anch’io”.
Le storie di vita dei migranti sono narrate attraverso fonti di prima mano, come i diari, le lettere, le fotografie, video, e giornali e documenti d’archivio.
«Ringraziamo lo staff del Museo per la grande disponibilità- spiega il presidente degli “Amici di Capracotta”, Francesco Di Rienzo-. Il nostro libro sull’emigrazione capracottese nel Nuovo Mondo è stato già depositato presso le principali istituzioni culturali italiane, tra cui le biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze. Adesso, si trova anche presso il più importante museo sull’emigrazione italiana dove potrà essere studiato e valorizzato nel più ampio contesto del fenomeno migratorio italiano diventando a tutti gli effetti patrimonio culturale nazionale».
Clicca in basso per leggere e scaricare gratuitamente la versione digitale del volume “A la Mèreca”:
http://win.bisaccia.org/ARCHIVIO/A-la-Mereca.pdf