I Musicanti del Piccolo Borgo in concerto a Capracotta (2014)
Come in tutti i posti del mondo, la musica a Capracotta è stata un elemento attraverso il quale la comunità si è raccontata. “Eterno tema prediletto dal popolo è l’amore” scrive Oreste Conti nel suo libro Letteratura Popolare Capracottese (Ed. Luigi Pierro – Napoli 1911); i canti paesani su questo tema descrivono le varie fasi dal timido corteggiamento fatto di sguardi in chiesa fino alla conferma dell’amore corrisposto che la donna affida ad una sua compagna “ambasciatrice”. Poi l’amato pastore partiva con le sue greggi verso la Puglia per la transumanza ed era questo un altro momento creativo per cantare il dolore per la lontananza e la speranza di un ritorno.
Una importante testimonianza di questo cantare è il brano “Ritorno dalla transumanza” che fu registrato negli anni ’70 dal ricercatore isernino Mauro Gioielli e poi interpretato dal suo gruppo Il Tratturo e successivamente dai Musicanti del Piccolo Borgo. Un altro esempio musicale sono i canti usati dai contadini nelle campagne durante il lavoro nei campi, una esposizione di stornelli “a botta e risposta” cantati sotto il sole con il ritmo scandito dalla falce davano la libertà licenziosa, soprattutto alle donne, di poter esprimersi come mai avrebbero fatto nel comune parlare.
E ancora, l’amore materno espresso attraverso dolci Ninne Nanne nelle quali la mamma canta con il fervore di una preghiera affinché il suo fanciullo si addormenti. Di particolare interesse i canti del saluto al paese che avveniva il 10 settembre di ogni anno quando, terminati i festeggiamenti religiosi dedicati alla Madonna di Loreto e/o a Santa Lucia, il popolo celebrava il rito del ritorno alle proprie residenze nelle varie città d’Italia, salutandosi cantando le bellezze del proprio paese e cantando soprattutto la promessa di un ritorno.
Non ci sono testimonianze dell’uso di strumenti particolari usati per questi canti, spesso è usata esclusivamente la voce. Nel tempo e nella riproposizione questi brani sono stati poi accompagnati quasi sempre da fisarmonica e chitarra.
Silvio Trotta