Disagi a Capracotta per l’interruzione, parziale, dell’energia elettrica. Per gran parte della giornata, in diverse aree del centro abitato, la corrente è mancata. E il motivo è attribuibile, secondo il sindaco di Capracotta Candido Paglione, ai lavori che l’Enel sta portando avanti. Evidenti i problemi per la cittadinanza, soprattutto perché parte del centro abitato è stato privato anche della possibilità di utilizzare gli impianti di riscaldamento oltre che della connessione internet, con conseguenze facilmente immaginabili.
«Un modo strano e singolare di gestire gli interventi di manutenzione della rete elettrica» tuona il primo cittadino, deciso a farsi sentire nei confronti della società elettrica. «Comprendo che l’erogazione dell’elettricità sia stata interrotta per effettuare dei lavori necessari a migliorare il servizio, ma ogni emergenza dovrebbe essere comunicata in modo chiaro e preciso agli interessati, in primis all’amministrazione comunale. Infatti, a dispetto di quanto riportato nei mini-avvisi affissi nei giorni scorsi – con grande stupore – abbiamo dovuto prendere atto dell’interruzione dell’energia elettrica anche nell’intero palazzo municipale, nonostante lo stesso non risultasse nell’elenco delle strade e dei numeri civici comunicati con i mini-avvisi. Per questo motivo non è stato possibile informare preventivamente la popolazione dell’impossibilità operativa degli uffici. Faccio notare che nel palazzo municipale, oltre agli uffici comunali, sono ospitati l’ambulatorio del medico di base, la guardia medica e la farmacia. Si capisce, quindi, l’entità del disagio arrecato, evidentemente anche a causa della superficialità con cui vengono gestite queste attività. Vorrei solo ricordare – dice ancora il sindaco – che, benché questi servizi (luce, gas, telefonia e così via) siano in mano a società private, restano a tutti gli effetti servizi pubblici, essenziali e anzi indispensabili. Sarebbe opportuno, pertanto, nella programmazione dei lavori di manutenzione – sicuramente importanti e necessari – una preventiva condivisione da parte dell’Amministrazione comunale, magari per evitare che gli stessi vengano effettuati di venerdì e in pieno inverno. Quello che è accaduto oggi, infatti, si configura a tutti gli effetti come una interruzione di pubblico servizio che ha riguardato, naturalmente, anche la telefonia che, dal canto suo, continua ad essere totalmente inadeguata a gestire le eventuali situazioni di emergenza. Basterebbe poco, infatti, per alleviare almeno questo disagio, magari con la predisposizione di sistemi di alimentazione elettrica sostitutivi, come i gruppi di continuità con batterie che accumulano energia e si attivano in tempo reale per tamponare le emergenze».
«I disagi sono evidenti anche perché, a qualcuno potrà sembrare strano, ma anche a Capracotta ci sono persone che lavorano in smart working e aziende che usano internet. C’è una grande amarezza – chiude Paglione – per quanto accaduto, perché dimostra – ancora una volta – la disattenzione più totale nei confronti delle nostre comunità».