Domenica 28 aprile, alle ore 10, si svolgerà nel Giardino della Flora Appenninica di Capracotta una piacevole passeggiata per imparare a conoscere e riconoscere le piante spontanee utilizzate in cucina secondo la tradizione popolare. Per informazioni, costi e prenotazioni: 349 6107487.
Negli ultimi anni si sta assistendo al ritorno di un’antica pratica di raccolta delle erbe spontanee da poter utilizzare in cucina. Nel passato quest’arte era una tradizione necessaria per far fronte a periodi di carestia; nelle zone rurali le donne raccoglievano ciò che consideravano mangerecce, per sostenere l’alimentazione delle proprie famiglie. Si tratta dunque di una tradizione arricchita da un bagaglio di cultura popolare tramandato, che oggi chiameremmo “i rimedi della nonna”.
Oggi l’utilizzo delle specie spontanee come cibo preparate cotte o crude in misticanza è denotato dalla consapevolezza di consumare del cibo sano; in particolare tutta la fase di raccolta in campo appaga l’esigenza di stare all’aria aperta, recuperando parte del rapporto ancestrale con la natura.
D’altra parte questa attività di approvvigionarsi nasconde insidie che possono rivelarsi pericolose per la propria salute. È per questo che resta fondamentale imparare a riconoscere le specie spontanee commestibili da quelle tossiche o perfino velenose. L’iniziativa che si terrà presso il Giardino della Flora Appenninica il prossimo 28 aprile ha l’intento di informare e guidare i raccoglitori occasionali nel riconoscere le principali specie alimurgiche, che si possono raccogliere nell’Alto Molise nel rispetto anche delle norme di raccolta della flora spontanea.
Carmen Giancola
Coordinatore Giardino della Flora Appenninica