Un signore, con una larga coppola in testa, vestito elegantemente posa di fianco alla sua signora in un vicolo di Capracotta. Viene da molto lontano e la foto documenta una bella storia di pubbliche relazioni e di turismo dell’inizio del 1900. Infatti, Giovanni Paglione, beneficiando delle facilitazioni a lui concesse come console del Touring Club Italiano, quando era libero da impegni di lavoro e di famiglia, viaggiava in Europa; prediligeva in particolare la Svezia, la Norvegia e la Svizzera.
Il signor Mayer, di professione grossista di preziosi, era uno dei suoi amici svizzeri che spesso si recava in Italia settentrionale per consegnare personalmente i preziosi alla sua vasta clientela; un anno accettò l’invito e con la moglie decise di allungare il suo giro di consegne. Nonostante il lungo viaggio su strade non proprio agevoli venne a Capracotta per controllare che esistesse davvero il paese a strapiombo di una rupe descrittogli da Giovanni e anche per conoscere i due valenti gioiellieri e orefici Michele e Luigi Di Loreto, che abitavano a San Giovanni.
Fu un amore a prima vista: restò affascinato dalla bellezza dei posti, dal clima e dall’aria salubre, dalla semplicità degli abitanti, dalle passeggiate organizzate dall’amico Giovanni, dalla bontà del cibo.
Aggiunse così altri due clienti alla sua lista di consegna e per anni fu il turista che giungeva da più lontano; anche quando non era in compagnia con il poliglotta Giovanni, si faceva capire bene da tutti parlando un curioso dialetto tedesco-capracottese.
Domenico Di Nucci
Fonte: AA.VV., Capracotta 1888-1937: cinquant’anni di storia cittadina nelle foto del Cav. Giovanni Paglione, Amici di Capracotta, Tipografia Cicchetti, Isernia, 2014.