Una vecchia cartolina panoramica di Agnone
Durante la Seconda guerra mondiale, a seguito dell’avanzata degli Alleati dal Sud Italia e della transitoria occupazione di Capracotta da parte dei tedeschi – con conseguente incendio e distruzione di quasi tutte le case – diverse famiglie andarono sfollate nel vicino comune di Agnone.
Come spesso succede a causa del campanilismo nostrano, i rapporti tra vicini non sono sempre tra i migliori; non fu un caso, perciò, se i nostri compaesani all’epoca furono visti, a sentire alcuni di essi, come gli immigrati di oggi.
Fatto sta che finita la guerra, al rientro a Capracotta, molta fortuna ebbe una battuta di mio nonno: «Ca sǝ zǝ fa la uèrra cóndrǝ Agnóne vaiǝ vuluntariǝ» (Se scoppia la guerra contro Agnone io vado volontario).
Vincenzino Di Nardo
Fonte: D. Di Nucci, E mó vè maiiә auannә! Pillole di saggezza popolare capracottese, Amici di Capracotta, PressUp, Nepi (Vt), 2020