Castellammare di Stabia, una città innamorata della Juve Stabia e… di Capracotta

Domenica 29 settembre 2024 ho avuto modo di assistere, insieme a mio fratello Pasquale Sammarone, a Sebastiano Fiadino e Pierino Di Tella, al match tra Juve Stabia e Pisa, disputatosi allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.

Vi chiederete il perché, giustamente, e la risposta risale a quest’estate.

Gli uomini di Mister Pagliuca, infatti, hanno svolto una parte del loro ritiro estivo proprio nella nostra Capracotta. Precisamente dal 15 al 22 Luglio (foto in basso, ndr).

In quella settimana, tra Castellammare di Stabia e Capracotta si è creato un rapporto di amicizia non scontato. In modo naturale.

Dovuto al grande lavoro che hanno svolto entrambe le parti, il Comune e la Società campana, per portare le Vespe a Capracotta. Ma, anche grazie all’amore che la nostra gente ha dimostrato nei confronti della squadra. Un amore ricambiato dall’ambiente Juve Stabia, che ha lasciato sensazioni positive a coloro che hanno assistito agli allenamenti di Mister Pagliuca. Encomiabile il lavoro di Fiadino Sebastiano, Di Tella Pierino e Fiadino Giampietro, assessore allo sport. I quali, nei giorni del ritiro, si sono dedicati alla cura del campo e hanno stretto un rapporto di amicizia fraterna con la società Juve Stabia.

Ma torniamo al giorno della partita, a cui abbiamo assistito come ospiti della società campana. La loro accoglienza è stata emozionante, a conferma del legame creatosi nel ritiro estivo.

L’arrivo a Castellammare di Stabia mi ha colpito nell’anima. Ho trovato una città innamorata, innamorata della sua squadra, del calcio.

In ogni strada, ogni angolo, ogni vicolo si respira l’amore dei tifosi per le Vespe, per Mister Pagliuca e per i suoi giocatori.

Stadio caldissimo, un dodicesimo uomo a sostegno della squadra, che, insieme al territorio circostante, rende l’atmosfera meravigliosa.

La Juve Stabia si è imposta per 2-0 sul Pisa capolista, ma ciò che mi ha lasciato senza parole è stato l’atteggiamento della squadra. Si muovevano tutti insieme, come un’onda, verso lo stesso obiettivo.

Grazie Castellammare di Stabia, grazie Vespe.

Alla prossima!

Nestore Sammarone