Sebastiano Di Rienzo e l’elezione di “Miss Capracotta nel Mondo”

La vincitrice della fascia di “Miss Capracotta nel Mondo” dodici anni dopo a Torino

Nell’anno 2002, l’Accademia Nazionale dei Sartori partecipò, su invito dell’azienda speciale della Camera di Commercio di Roma per l’Internazionalizzazione “Promoroma”, al progetto “Italian Business Park” in Cina, promosso dalla Municipalità di Tianjin per valorizzare le aziende italiane interessate al mercato cinese nell’ambito della “Settimana dello Stile Italiano”.

Nel corso dell’evento, si svolse una importante sfilata di moda maschile-femminile, un’esposizione di abiti su misura realizzati dai sarti dell’Accademia e anche un concorso di sartoria maschile dedicato all’ex presidente Gregorio Luzzi, scomparso l’anno precedente.

Ma, soprattutto, l’allora presidente dell’Accademia, il sarto capracottese Sebastiano Di Rienzo, sorprese tutti con un gesto inaspettato: l’elezione di una modella cinese a “Miss Capracotta nel Mondo” con tanto di fascia, un titolo simbolico per celebrare non solo la bellezza ma anche l’incontro tra culture diverse attraverso l’arte della moda e della tradizione sartoriale capracottese.

L’elezione di Miss Capracotta nel Mondo a Tianjin

«Era la prima volta che sbarcavo in Cina e l’accoglienza fu a dir poco straordinaria- racconta Sebastiano-. Come presidente, avevo a disposizione un interprete, un autista e anche due agenti che sorvegliavano la mia persona, in particolar modo quando mi muovevo a piedi. Per loro, ero il capo e facevano riferimento a me per tutte le questioni organizzative. In pratica, potevo fare tutto ciò che volevo. Così ebbi l’idea di eleggere una modella cinese come “Miss Capracotta nel Mondo”. L’organizzazione cinese acconsentì subito chiedendomi di chiamare una tipografia per preparare la fascia. Ma, dopo mezz’ora, arrivarono una valanga di telefonate: volevano avere informazioni dettagliate su chi avrebbe dovuto eleggere la ragazza e dove sarebbe stata eletta. La cosa un po’ mi fece innervosire e, con disappunto, ero quasi intenzionato ad annullare l’evento e lo feci sapere loro. Avvertendo la mia irritazione, i cinesi fecero subito marcia indietro e tutto si risolse rapidamente con una telefonata».

Prima dell’elezione, Sebastiano Di Rienzo parlò a lungo di Capracotta. Poi, iniziò la cerimonia vera e propria: «La fascia fu messa con tutti gli onori ma la cosa sorprendente fu che, dopo una decina d’anni, la ragazza cinese eletta si trasferì in Italia, a Torino, dove sposò un italiano ed ebbe una figlia: ciò avvenne nella stessa città dove viveva mia figlia Enza, anche lei sposata. Le due si conobbero. E ci rincontrammo nella casa di mio genero Daniele con tanto di foto ricordo e la fascia in memoria dei tempi asiatici».

Al termine della manifestazione, poi, ci fu una sorpresa sempre all’insegna di… Capracotta: «Mi si avvicinò un cinese dicendomi che conosceva un capracottese. Dai ragionamenti, capii che si trattava di Pietro Di Tanna, grande cuoco, con un ristorante alla salita del Grillo a Roma, personaggio internazionale».