Lo scorso 6 febbraio, l’edizione torinese del Corriere della Sera ha pubblicato un articolo a firma del giornalista Gianluca Sartori in ricordo dell’Avv. Giovanni “Giannino” Paglione, scomparso cinque giorni prima all’età di 98 anni. Il pezzo ha ripercorso la sua carriera professionale e il suo forte legame con il paese d’origine, Capracotta.
L’articolo pubblicato sul “Corriere Torino” ha tratto le informazioni da un testo pubblicato sul sito della nostra Associazione nel giorno della sua scomparsa (vedi link in basso, ndr) e offre un ulteriore meritato tributo al compianto Giannino Paglione anche nella sua città d’adozione, Torino, sottolineando il suo impegno instancabile nella tutela della memoria storica di Capracotta. Un riconoscimento che conferma il valore del lavoro svolto per preservare il passato della nostra cittadina e trasmetterlo alle generazioni future:
«L’avvocato Giovanni Paglione, da tutti conosciuto come «Giannino», se n’è andato all’età di 98 anni, al termine di una vita spesa tra il lavoro, l’amore per la famiglia e il rispetto per le proprie radici. La sua carriera professionale si è svolta a Torino, dove è arrivato dopo la laurea in Giurisprudenza ottenuta a Napoli. Qui, sin dal 1955, ha lavorato per la Banca Nazionale del Lavoro, prestando servizio presso il settore contenzioso-legale. Si è fatto apprezzare come raffinato giurista ma anche come uomo garbato e cortese. Parallelamente, Giannino si è dedicato alla conservazione della memoria storica del suo paese di origine, Capracotta, centro con meno di mille abitanti sull’Appennino molisano. La storia di questo piccolo borgo affonda le proprie radici nel Paleolitico. Il centro è stato poi praticamente raso al suolo durante la Seconda guerra mondiale, quando le milizie tedesche distrussero edifici e abitazioni. Ma la popolazione di Capracotta ha saputo ricostruire il paese. L’altitudine di 1421 metri sul livello del mare ha permesso di puntare sulla vocazione sciistica del territorio, e sono stati costruiti impianti di risalita per sci alpino e piste di sci di fondo che hanno reso Capracotta, per usare una citazione di Alberto Sordi, la «piccola Cortina D’Ampezzo degli Abruzzi». Giovanni ha dedicato molte energie a tramandare il passato di questo paese che, pur così piccolo, ha saputo risorgere dalle proprie ceneri. Con impegno e passione, l’avvocato ha riordinato il patrimonio archivistico del nonno, il cavalier Giovanni Paglione, insegnante appassionato di storia che creò una biblioteca con oltre 7000 volumi, molti dei quali dedicati al territorio. Così, Giannino ha reso possibile la riscoperta e la valorizzazione di tante vicende di Capracotta. Nel 2014 ha fortemente sostenuto la realizzazione del volume Capracotta 1888-1937: cinquant’anni di storia cittadina nelle foto del Cav. Giovanni Paglione. Un’opera che rappresenta una straordinaria testimonianza per le future generazioni».
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