La poesia Estasi di Ugo D’Onofrio è un viaggio sensoriale e interiore in cui il poeta si dissolve nel paesaggio, perdendosi tra il vento, i lamenti degli alberi e i profumi della natura. Il contrasto tra il bosco amico e l’asfalto del progresso evidenzia una tensione tra passato e presente, tra il richiamo della natura e l’inevitabile avanzare del tempo. Il finale, sospeso tra il desiderio di restare e la consapevolezza di dover andare, lascia un senso di distacco malinconico, come un’eco che si allontana tra i confini dell’anima e del mondo.
Estasi
Più non esisto e
qui mi perdo
confuso nel tuo vento
fra lamenti conosciuti
che salgono dai salici
del bosco che m’è amico.
Là, oltre i confini
dai suoni familiari
ginestre gialle e profumate
marcano l’asfalto del progresso
con odori remoti
fra l’incertezza di sguardi
che si danno
d’appresso appuntamento.
Passo e… più non torno
dal mondo vicino che m’attende.
Ugo D’Onofrio
Ugo D’Onofrio è nato a Capracotta nel 1940 e si è trasferito giovanissimo, all’età di sette anni, ad Agnone. Magistrato togato presso il Tribunale di Campobasso, ha affiancato alla carriera giuridica una profonda passione per la letteratura, distinguendosi come poeta e scrittore. Il suo romanzo Oltre l’alba delle nebbie ha ottenuto un importante riconoscimento, classificandosi tra i finalisti del prestigioso Premio Letterario Internazionale “Mario Luzi” 2022-23 nella sezione narrativa. Il volume è disponibile in libreria dall’inizio di quest’anno.