Una giornata indimenticabile al Colle! | Amici di Capracotta

Una giornata indimenticabile al Colle!

Un momento dell’incendio dei covoni di grano a Capracotta

Prima di lasciare Capracotta per l’America, nel 1962, la mia famiglia viveva nel quartiere chiamato “Il Colle”. L’ingresso oggi è vicino alla Residenza per gli anziani. Ricordo che era un giorno di agosto e il raccolto estivo era finito.

La maggior parte dei coltivatori di grano del paese aveva portato il grano in un campo sopra Capracotta. Un’azienda era stata portata lì per macinarlo e trasformarlo in farina. Ma a causa del caldo, mia madre non aveva ancora consegnato il suo grano.

Quel giorno, un uomo di fuori paese si era trovato a visitare la nostra Capracotta. Guidando vicino ai covoni di grano e senza prestare attenzione, gettò lì la sigaretta. Quel gesto sconsiderato incendiò tutto il grano pronto per essere lavorato. Era uno spettacolo che poteva essere visto da vicino o da molto lontano. E io l’ho visto tutto dal “Colle”. La gente ha fatto il possibile per spegnere l’incendio, ma è stato inutile. In un piccolo centro abitato come il nostro, non avevamo autopompe o pompieri per spegnere l’inferno, quindi non ci è voluto molto perché tutto venisse distrutto. Il duro lavoro della gente per le loro scorte di farina invernale andò in fumo.

Poi, quello stesso giorno, a causa del caldo, vidi che in lontananza si stava preparando un temporale. Le nuvole si facevano sempre più scure. Poi arrivò la pioggia. Fu il temporale più forte che avessi mai visto o sentito, ma durò solo poco. La violenza mi spaventò. Una casa sul “Colle”, vicino alla mia, aveva le finestre aperte. Il fulmine entrò da un lato della casa attraverso una finestra aperta e uscì dall’altra. Mentre attraversava l’edificio, bruciò tutti i cavi elettrici. E il tuono fu il suono più forte che avessi mai sentito! Così nella mia giovane vita a Capracotta, quando avevo 10 anni, assistetti a due eventi memorabili che si verificarono lo stesso giorno: un terribile incendio e un temporale molto forte.

Fu una lezione di prima mano su quanto la natura possa essere potentemente distruttiva.

Antonietta Di Tanna Marcantonio