«Miei cari amici, ricambio con voi un saluto di cuore. E sono vostro. Garibaldi»

La lettera di Giuseppe Garibaldi

La lettera di Giuseppe Garibaldi della Società Artigiani e Pastori di Capracotta

La carta è ingiallita dal tempo. Ma la scrittura è ancora chiara e leggibile: «Miei cari amici, ricambio con voi un saluto di cuore. E sono vostro. G. Garibaldi».

È la lettera che  l’Eroe dei Due Mondi invia l’11 agosto del 1877  a Capracotta. Non conosciamo i motivi che spingono il generale a questo gesto di cortesia. In quel periodo, Garibaldi ha deposto la spada ed è bloccato a Caprera da una artrite deformante.

Ho contattato il “Museo Garibaldino” dell’Isola di Caprera per verificare se ci fosse qualche documento che potesse giustificare l’invio della lettera dell’Eroe dei Due Mondi a Capracotta ma mi è stato riferito che, nell’archivio a disposizione, purtroppo non c’è nulla. È dunque probabile che i capracottesi del tempo, tra cui c’erano tante ex camicie rosse e suoi sostenitori, gli abbiano inviato gli auguri per la nascita della nipote Rosita (il 28 febbraio), per il suo settantesimo compleanno (4 luglio), gli abbiano chiesto un saluto per la fondazione della Società degli Artigiani locale (20 luglio), ecc.

Senza riscontri, possiamo fare solo supposizioni.

Il prezioso documento appartiene  alle “Società riunite di Mutuo Soccorso Artigiani e Pastori” di Capracotta. Attualmente, è esposto nel Museo della Civiltà contadina e dei Vecchi mestieri all’interno del Palazzo comunale.

Francesco Di Rienzo