La sagra de “La Pezzata” si tenne la prima volta nel 1961 e, a parte qualche piccola interruzione, si tiene ogni anno la prima domenica di agosto. Denominata “Giornata dell’ospitalità”, richiama da sempre migliaia di persone anche da fuori regione, per degustare un’autentica pietanza legata alla civiltà della transumanza. Ed è proprio la ricetta di questo piatto tipico di Capracotta, fatto di carne di pecora depezzata e cotta in grandi “cotturi” pieni d’acqua, con l’aggiunta di sale e qualche patata, pomodoro, per dare al sugo un leggero colore, carote, sedano e infine qualche erba aromatica, ne fanno una pietanza unica nel suo genere. Naturalmente la prima cosa da fare e togliere il grasso in eccesso che viene a galla durante la cottura. E appunto, da questa operazione preliminare, “la fase di schiumatura”, deriva il nome della pezzata, in quanto inizialmente venivano usate delle pezze per filtrare il brodo durante la cottura. Oltre alla pezzata, si può assaggiare anche l’agnello alla brace e il boccone del pastore composto di interiori di agnello (fegato, cuore, animelle e polmone). Il tutto servito in ciotole di terracotta, che rappresentano un ottimo ricordo della manifestazione.
Buona visione.
Oreste D’Andrea